Gianfranco Fini il 16 ottobre al Teatro Augusteo

di Redazione

Gianfranco FiniNAPOLI. Domenica 16 ottobre Gianfranco Fini sarà a Napoli, al teatro Augusteo, per un’altra tappa del suo tour per l’Italia.

Saranno tanti i militanti e simpatizzanti di Fli che accorreranno ad ascoltare le parole di cambiamento e di rottura che il presidente sta pronunciando in ogni suo incontro. “C’è un’Italia in cui credere”, è lo slogan scelto a far da sfondo al tour di Fini nelle città italiane. Da Fini è lecito aspettarsi per Napoli un impegno forte sul tema della sicurezza unito alla necessità, da parte dello Stato, di riappropriarsi di intere zone della città sottoposte al controllo della camorra. Esaltando le vocazioni del territorio con l’aiuto delle associazioni del terzo settore, delle onlus, degli enti no profit che possono collaborare con le istituzioni nel recupero dei quartieri più a rischio della città.

Maggior sicurezza, quindi, garantita da un più forte impegno delle forze dell’ordine, ma anche socialità e sussidiarietà per ridare vigore alle energie nascoste e oppresse del territorio. Altro tema scottante sarà quello del lavoro. Con tante aziende che minacciano di chiudere, vedi il caso di Irisbus nell’avellinese, o di spostare il centro delle proprie attività nel settentrione d’Italia come ipotizza l’Alenia. Fini non potrà non ricordare che il rilancio economico italiano deve necessariamente partire dal mezzogiorno d’Italia, con politiche di incentivazione e defiscalizzazione per le imprese che assumono giovani disoccupati. Nuovi assunti che dovranno entrare nel mondo del lavoro unicamente sulla base del merito e non più in seguito ad assunzioni clientelari che mortificano i tanti giovani preparati e senza padrini politici.

Sicurezza, merito, sussidiarietà ma soprattutto legalità. Intesa quest’ultima come abito mentale, come modo di intendere il vivere civile improntato al rispetto delle regole. Dal principio di legalità, ad esempio, passa inevitabilmente la soluzione dell’emergenza rifiuti che persiste ancora nel capoluogo campano. Rispettare le regole vuol dire anche fare raccolta differenziata e avere a cuore le sorti della comunità in cui si vive. Tutto quanto detto non potrà prescindere da un forte ricambio generazionale della classe politica nazionale e locale. C’è bisogno di un vento nuovo che porti le energie migliori del Paese ai posti di responsabilità politica ed economica.

Anche a livello locale deve crescere una nuova classe dirigente che abbia un legame forte con il territorio che rappresenta. Questa richiesta di ricambio generazionale sarà presente nelle parole di Fini che da tempo incita i giovani a riprendersi il proprio futuro. Insomma, da Napoli, come spesso accade, partono le grandi sfide e anche stavolta sarà così. Perché dal capoluogo partenopeo può nascere un’idea d’Italia nuova e moderna e Fli, con la leadership forte di Gianfranco Fini, deve essere il soggetto trainante del cambiamento.

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