Visite specialistiche, troppo lunghi i tempi d’attesa: Asl pone rimedio

di Antonio Arduino

 AVERSA. Ridurre i tempi di attesa dei pazienti che chiedono di essere sottoposti a visite specialistiche che oggi, per alcune specialità e diagnostiche, superano anche i dodici mesi.

E’ l’obiettivo di una iniziativa avviata dall’Asl Caserta a cui, come è noto all’utenza, fa riferimento anche il distretto sanitario di Aversa, che a partire da lunedì ha disposto l’ampliamento dell’orario di servizio del centralino telefonico (Call Center) addetto alle prenotazioni di visite specialistiche. In pratica il Call Center raddoppierà l’orario di servizio, Così, per prenotare un visita specialistica, un ricovero od un qualsiasi altro tipo di intervento sanitario sarà possibile farlo telefonando al numero verde 800984043 dalle ore 8 alle ore 18 di tutti i giorni feriali (lunedì-venerdì) e dalle ore 8 alle ore 12 dei prefestivi (sabato). Attivando, inoltre, un servizio di chiamata a domicilio dei pazienti che risultano essere stati pronotati con tempi di attesa lunghi per avere conferma della prenotazione. In pratica, con questo servizio aggiuntivo, l’azienda sanitaria si propone di prevenire la possibilità che i pazienti prenotati in tempi lunghi scelgano di effettuare la visita richiesta in altre strutture perché con questo contatto saranno invitati a confermare la prenotazione che in caso negativo sarà cancellata per lasciare spazio ad una nuova prenotazione. Soddisfatto a metà il rappresentante della sezione cittadina del Codacons.

“Il prolungamento dell’orario di servizio del call center aziendale sicuramente – afferma l’esponente del sodalizio che in più occasioni ha chiesto la riduzione dei tempi d’attesa – è un fatto apprezzabile perché va incontro alle esigenze dell’utenza, ma non risolve il problema”. “Per ridurre i tempi di attesa a fronte di una grossa richiesta c’è bisogno – dice – di migliorare quantitativamente l’offerta. In parole povere non si può far funzionare una specialistica a cui fanno riferimento migliaia di utenti con uno o due specialisti come accade, ad esempio, per alcune branche attive all’ospedale Moscati o al poliambulatorio di Aversa quali la reumatologia o la pneumologia, per ricordare le meno servite. Solo aumentando il numero di specialisti disponibili si riducono davvero i tempi di attesa”.

“Se davvero si vuole responsabilizzare l’utenza, come sembra far intendere l’iniziativa di chiamare a domicilio per confermare la prenotazione, allora – continua l’esponente del Codacons – si adotti il sistema utilizzato in regioni in cui la sanità funziona, come la Toscana, dove è il paziente che deve prendere l’iniziativa di comunicare l’annullamento della prenotazione almeno 48 ore prima che venga effettuata, risparmiando all’Azienda la spesa di personale e mezzi che ne verrebbe telefonando per ottenere conferma, Ovviamente non annullando la prenotazione, in quelle regioni, all’utente viene chiesto comunque il pagamento della prestazione”. “Un sistema – conclude – che educa e che, probabilmente, riduce le liste di attesa in maniera più efficace di un telefonata fatta per chiedere una conferma che, senza penalizzazione, l’utente potrà sempre dare anche se poi non effettuerà la visita. Tanto nessuno gli presenterà il conto”.

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