Mazzarella (Lida): “Nessuno mi ha comprato”

di Redazione

Saverio MazzarellaAVERSA. “Mi hanno dato del venduto, mi hanno accusato di essermi fatto imbavagliare, ma niente di tutto questo è avvenuto”.

Saverio Mazzarella, responsabile locale della Lida, nucleo investigativo antibracconaggio, non ci sta a passare come chi si sarebbe fatto “comprare” dal sindaco di Aversa Mimmo Ciaramella, dopo i noti fatti che li hanno visti contro sino a giungere alla chiusura del Parco Pozzi per motivi igienico sanitari. “La pace –ha affermato Mazzarella – è scoppiata semplicemente perché meglio una pace fatta anche ob torto collo che avere una guerra in corso. L’associazione di cui faccio parte persegue finalità collettive e, in un certo senso, va nella stessa direzione istituzionale del comune di Aversa, per cui ho creduto opportuno fosse meglio collaborare che fronteggiarsi. Il tutto, ovviamente, nelle prerogative di ognuno di noi”.

Ma come si è giunti a questa pace? “Molto semplice. Dietro questo ‘idillio’ non c’è alcun motivo personale, come non c’era quando ci siamo scontrati. Ho inviato al sindaco di Aversa una richiesta di avere un colloquio con lui. Questa richiesta è stata subito accolta. Abbiamo parlato, ho trovato molta disponibilità. Soprattutto, entrambi abbiamo capito di voler percorrere una stessa strada. In questo frangente ho anche chiesto ed ottenuto per la Lida (assolutamente non per me) una sede in comodato d’uso che sarà individuata o nel Parco Pozzi o nel Parco Balsamo o all’ex macello di via Tristano”. Sede che dovrebbe essere individuata ed assegnata già nei prossimi giorni. E, a tal proposito, Mazzarella precisa: “Sia ben chiaro che il comune non avrà oneri di alcun tipo. Né si tratta di un contropartita. Quando abbiamo constatato che andavamo nella stessa direzione abbiamo anche capito che bisogna unire le forze per creare sinergie che portassero risultati validi per la collettività. Non si tratta di voler chiudere gli occhi o altro, come qualcuno ha affermato”.

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