I vigili urbani a caccia dei finti diversamente abili

di Redazione

 AVERSA. La polizia municipale di Aversa a caccia dei “furbetti” dell’handicap. Intensificati i controlli periodici dei contrassegni rilasciati dai vigili urbani normanni con la verifica della permanenza in vita degli intestatari.

E’ stato constatato, infatti, che molto spesso dopo il decesso del titolare, i familiari non riconsegnano il contrassegno e, nei casi più gravi ma non inconsueti, continuano ad utilizzarlo per garantirsi maggiori spazi per la sosta. In danno di chi effettivamente ne ha bisogno. Nell’ultimo mese sono stati ritirati 15 contrassegni rilasciati tra 2009 e 2010 intestati a persone decedute. I controlli in materia rimarranno sistematici.

Sono stati intensificati anche i controlli nella zona della stazione ferroviaria di Aversa, meta di tanti pendolari dell’intero agro e anche della Provincia di Napoli. In questa zona il fenomeno è un po’ diverso: i pendolari affluiscono alle prime ore del giorno per prendere il treno per Roma. Qualche utente, approfittando di qualche familiare che è titolare del contrassegno, parcheggia negli spazi riservati alla persone con limitate o impedite capacità motorie, contando anche sulla difficoltà di eseguire i controlli. Per sanzionare occorre infatti cogliere in “flagranza” l’utente abusivo. Nel pomeriggio di martedì 11 ottobre l’appostamento ha prodotto un’ulteriore sorpresa.

Dalla stazione una giovane di 27 anni si è diretta verso una delle auto parcheggiate negli stalli gialli. Alla richiesta degli agenti incaricati del controllo la giovane, all’evidenza senza alcun problema di mobilità, ha riferito che il titolare del contrassegno era del nonno e lei lo usava a sua insaputa. Grande sorpresa dei vigili operanti quando la giovane ha riferito la sua professione: insegnante di sostegno di alunni diversamente abili in una scuola della capitale.

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