Carenza di vaccini, l’Asl corre ai ripari

di Antonio Arduino

Pasquale Cangiano AVERSA. Accompagna il nipote di otto mesi all’ufficio vaccinale per effettuare il richiamo della vaccinazione di legge ma il farmaco manca e si sente dire “tornate tra qualche giorno”.

Una frase che aveva già sentito oltre una settimana fa, così, per difendere il proprio diritto, Pasquale Cangiano non ha avuto esitazioni e si è rivolto al Codacons. “Il problema – dice – non riguarda solo mio nipote ma tutti i bambini aversani che dovrebbero effettuare in questo periodo il richiamo della vaccinazione esavalente che, come si sa è obbligatoria”. “Purtroppo – continua – l’ufficio che deve farla è sprovvisto del vaccino e non sanno quando arriverà. Si, hanno detto fra qualche giorno, ma lo avevano detto anche quando sono andato con mio nipote una settimana fa e il vaccino non è ancora arrivato. Non vorrei che fosse una questione di fondi”. “Perchè – spiega – ho letto che il denaro non c’è, tanto è vero che i laboratori di analisi, gli specialisti convenzionati e il settore riabilitazione sono passati all’indiretta”.

“Forse anche il vaccino non c’è perché manca il denaro per acquistarlo?” domanda il nonno preoccupato, chiedendo al Codacons di fare chiarezza. “Come richiesto – afferma il responsabile della sede aversana dell’associazione – ci siamo immediatamente attivati per conoscere le ragioni della mancanza di vaccino che ci è stata segnalata sia dal signor Cangiano sia da tanti altri cittadini aversani ottenendo conferma della mancanza del farmaco”. “Ma – aggiunge – abbiamo anche avuto assicurazioni che si tratta di un problema momentaneo, legato ad una serie di circostanze occasionali che hanno influito negativamente sulla programmazione effettuata dagli operatori dell’ufficio vaccinale creando una carenza temporanea, destinata ad essere superata in tempi brevi”.

“In pratica – continua il responsabile del Codacons – la programmazione delle quantità di vaccino necessario viene effettuata tre volte all’anno, per una durata di quattro mesi ogni volta. Per evitare che si abbiano problemi di conservazione o di scadenza le dosi previste vengono consegnate all’ufficio in due fasi”. “Purtroppo – aggiunge il rappresentante dell’associazione posta a difesa dei diritti dei cittadini – come ci è stato riferito, nel periodo estivo accade spesso che, causa vacanze, i genitori non rispettino i tempi del calendario vaccinale accompagnando i bamini all’ufficio vaccinazione a ferie concluse, creando così un esubero di richieste. Se a questo si aggiunge un incremento del numero di nascite registrate ad Aversa negli ultimi mesi ne viene di conseguenza che le dosi di vaccino disponibili si sono esaurite anzitempo, obbligando gli operatori sanitari ad invitare i richiedenti a tornare in altra data”.

Dunque, nessun rifiuto, nessun problema di fornitura ma semplicemente un ritardo dovuto alle tante richieste. Un ritardo che, come precisato dagli operatori sanitari, è ininfluente sull’efficacia della vaccinazione e che sarà risolto in tempi brevissimi.

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