Affidamento lavori pubblici, gli Autonomisti interrogano Ciaramella

di Redazione

Paolo SantulliAVERSA. Lavori pubblici affidati a go-go dal dirigente del settore senza rispettare la normativa in vigore?

Questo quanto si chiedono in un’interrogazione, in verità dal tono retorico, quasi a far capire che già si conosce la risposta il capogruppo consiliare del Gruppo Unico delle Autonomie Paolo Santulli e i consiglieri comunali della stessa formazione politica: Imma Lama, Mario Abate, Salvatore De Gaetano. I quattro, nella nota rivolta al sindaco di Aversa Mimmo Ciaramella, chiedono di “conoscere e avere chiarezza relativamente alle Determinazioni Dirigenziali, dell’area pianificazione urbanistica e tecnica manutentiva n. 283,284,285,286 del 2/12/2010”.

Al di là dei freddi dati numerico-burocratici, si tratta di una serie di affidamenti che hanno riguardato: le sedi stradali di via Altavilla e via Pelliccia, la pulizia del tratto di strada tra via Mancone e via Belvedere utilizzato per ricavare una nuova arteria, la realizzazione di servizi igienici presso il Plesso scolastico di via Giotto per i praticanti il tiro con l’arco, la manutenzione dell’impianto di riscaldamento del polifunzionale di Via Kennedy, la pavimentazione di un tratto di strada tra via San Michele e via Nobel, i marciapiedi di via Piave, via De Chirico e via Pelliccia, il progetto per il collegamento tra via Santa Lucia e via San Nicola.

Per tutte queste determinazioni dirigenziali Santulli e soci “vogliono conoscere quali regolamenti e norme sono state applicate per procedere alla individuazione delle ditte che hanno fatto i lavori; se è stato osservato il regolamento comunale recante il Disciplinare per l’affidamento di lavori in economia, urgenza e somma urgenza della Città di Aversa in particolare ex articolo 4 che individua la procedura per l’esecuzione dei lavori mediante cottimo; se è stato tenuto conto, se esiste, l’albo delle ditte di fiducia del Comune; se è stata rispettata la turnazione dei lavori; se le opere urgenti da realizzare dovevano seguire la procedura prevista fino a 20mila euro o fino a 200mila euro; se i lavori da realizzare erano da ritenersi effettivamente urgenti; come sono stati resi noti i lavori al fine di giungere alle domande di partecipazione; se le domande di partecipazione per la realizzazione di tali lavori sono stati protocollati, e se si, con quali numeri di protocollo ed in quali date; se i lavori eseguiti non fossero eseguibili da una sola ditta, considerata la contestualità e la omogeneità degli affidamenti; se assegnando i lavori ad una sola ditta non si sarebbe avuto, tenuto conto delle percentuali di ribasso, un notevole risparmio per l’Ente”.

Tutte perplessità che si possono riassumere in una sola: quale criterio e stato utilizzato per affidare gli incarichi? Dal tono dell’interrogazione sembra già percepirsi la risposta che, comunque, dovrebbe essere data in occasione della seduta di consiglio comunale di domani, giovedì. Santulli, Lama, De Gaetano e Abate attendono fiduciosi.

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