Legalità, Don Luigi Merola a Villa Literno: le immagini

di Redazione

Nicola Tamburrino e Don Luigi MerolaVILLA LITERNO. “La malattia più grande di questa terra è l’ignoranza, la ‘ciucciaggine’,per combattere la camorra bisogna studiare, studiare, studiare”.

Con la sua coinvolgente passione, Don Luigi Merola si è rivolto ai giovani studenti delle scuole di Villa Literno, riuniti in piazza con i rappresentanti delle istituzioni, delle forze dell’ordine e della società civile in occasione del Consiglio Comunale aperto che ha presentato alla cittadinanza il Camper della Legalità contro l’usura.

La passione di Don Merola ha rapito anche il sindaco di Villa Literno Nicola Tamburrino, che nel suo intervento ha citato spesso le parole del parroco anticamorra, diventato famoso per le sue battaglie per salvare i bambini di Napoli dalle spire della malavita, prima a Forcella ora alla Stazione. “Caro Don Luigi – ha dichiarato Tamburrino – le prometto che anche noi scenderemo dai palazzi in mezzo alla gente e, se necessario, ci sporcheremo le mani”.

Si parlava di usura e di racket, ma l’appuntamento è stato utile per parlare, in generale, di educazione alla legalità, sfruttando la presenza dei bambini delle scuole, coinvolti dall’amministrazione comunale anche nell’inaugurazione della statua di Garibaldi, in programma nella stessa mattinata. Oltre agli istituti cittadini, sono intervenute delegazioni dalla scuola media di San Cipriano, dal “Carli” di Casal di Principe e dal “Manzoni” di Caserta.

Di educazione, di rispetto delle regole, di convivenza civile hanno parlato tutti gli intervenuti: il Presidente del Consiglio comunale Antonio Ciliento, i capigruppo Nicola Ucciero e Antonio Tonziello; Lucio Lombardi (Confindustria Caserta), Pasquale Giglio (Confesercenti), Salvatore Ciardiello (Confederazione agricoltori), Giuseppe Bartolomei (Confcommercio). Giovanni Allucci, amministratore di Agrorinasce e consigliere dell’associazione antiracket “Mo basta”, ha sottolineato una verità scontata ma spesso dimenticata: “Non conviene fare la vita del camorrista”. Concetto ribadito con forza da Don Luigi Merola nel suo intervento di chiusura: “I camorristi ovengono arrestati o vengono uccisi. Vi conviene?”.

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