Multiservizi, il Pd lancia accusa su nomina del nuovo presidente

di Redazione

 SANT’ARPINO. L’Amministrazione Di Santo, con un colpo di mano, ha provveduto a rinnovare presidente e Consiglio di Amministrazione della Ecoatellana Multiservizi, …

… (prima ancora aveva provveduto sempre in piena clandestinità a mutare l’organo di gestione della società da Amministrazione unica in Consiglio di amministrazione, quindi compiendo un’autentica sfiducia al presidente Bortone che poi si è materializzata con la defenestrazione per il mancato rinnovo dello stesso Bortone a Presidente della società).
Ricordiamo che trattasi di società a intero capitale pubblico (ossia i soldi ce li mettiamo noi contribuenti!) e non si capisce perché Di Santo in qualità di rappresentante legale dell’ente in spregio alla normativa vigente, in tre anni non ha mai riferito in consiglio comunale né sui badget annuali e triennali, né tantomeno sui rinnovi che si sono susseguiti dell’organo di gestione, anzi ha ostacolato in tutti i modi il rilascio degli atti da noi richiesti per il controllo sulla gestione della società.
Le forze politiche rappresentate nel civico consesso, le “dodici palle di Natale” (anzi le tredici palle, visto che esiste anche il Partito di Garofalo alla luce dei fatti che qui raccontiamo), l’Ammucchiata Democratica quali indicazioni ha dato in merito? E chi e perché ha deciso per la “defenestrazione” di Bortone? Con quali criteri è stata nominata la giovanissima neo-presidente? Visto anche che vive ormai da anni in provincia di Livorno? Si dice che il requisito principale sia stato quello di essere la figlia di Antonio Garofalo, vicino alla giunta Di Santo.
Rispetto a tutto ciò, quello che ci meraviglia ancora di più è l’accondiscendenza di alcuni componenti della maggioranza. Ci riferiamo, in primis, al capogruppo, Ernesto Capasso. Come è possibile oggi che un amministratore di esperienza trentennale come lui possa essere complice di simili “leggerezze” per usare un gentile eufemismo? Perché lo vediamo tacere di fronte a questo ennesimo atto di prepotenza? Sarebbe interessante capire cosa pensa della defenestrazione di Bortone e della nuova soluzione. E se condivide gli indirizzi, le scelte e i criteri usati per tale iniziativa. O dobbiamo forse pensare che è ignaro di tutto ciò o è anche lui imbavagliato insieme ai vari Guarino, Plazza, Spanò, ecc?
In tal caso, il suo ruolo sarebbe quello di “Paladino” dell’armata Brancaleone, dove non si sa chi fa cosa e dove il primo che arriva, decide! La verità è che siamo di fronte ad un’operazione di potere con la defenestrazione di Bortone (Udc) e la nomina della Garofalo, il cui unico merito, ribadiamo, è essere la figlia di Antonio Garofalo. Altro che “pari opportunità” come dice Maurizio Di Serio, del partito di Antonio Garofalo. Siamo in presenza di un’operazione che è figlia di questa richiesta, che Di Serio certamente non ha dimenticato: “Il promotore del Laboratorio Politico Atellano,AntonioGarofalo, non entra nel merito della diatriba tra il consigliereDi Serioe il segretario cittadino dell’UdcBortone.Tuttavia, ritiene che le deleghe finora assegnate allo scudocrociato vadano azzerate”. (fonte www.pupia.tv in politica del 18.09.2008 – interessanti i commenti alla dichiarazione!).
Quindi, fuori Bortone e dentro la figlia di Garofalo. Non possiamo consentire a questi “pseudo amministratori” di continuare a perpetrare un certo modo di governare della nostra Sant’Arpino dove tutto avviene tutto ad uso e consumo del ‘muto’ e dei suoi accoliti.L’Amministrazione Di Santo farebbe bene, piuttosto, ad esporre trasparentemente tutti gli atti il bilancio della “Multiservizi Ecoatellana”, che noi continuiamo a chiedere invano, nell’ambito magari di una iniziativa pubblica in cui illustrare lo stato dell’arte, prima di essere ancora più “sfondata” dalla nuova gestione, di dubbia competenza.

inviato dal Circolo del Pd di Sant’Arpino

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