Lo Uttaro, i Comuni cambiano idea: “Ad ognuno il proprio ricorso”

di Redazione

Gabriele CicalaSAN MARCO EV. Sulla vicenda del sito di stoccaggio che la Regione Campania vuole aprire in località Lo Uttaro, per dare maggiore incisività all’azione che i comuni di San Marco Evangelista, San Nicola La Strada, Caserta e Maddaloni (tutti comuni che ruotano intorno al sito di Lo Uttaro) …

… hanno deciso di intraprendere, mentre sino a qualche giorno orsono i sindaci Pio Del Gaudio, Gabriele Cicala, Pasquale Delli Paoli e Cerreto, avevano deciso di presentare un unico ricorso al tar della Campania, da ieri mattina hanno invece deciso che ciascun comune presentarà ricorso in maniera autonoma e singola.

“Con delibera di giunta municipale numero 30 del 28/09/2011 – ci ha informato il sindaco di San Marco Evangelista, nonché consigliere provinciale, Gabriele Cicala – ci siamo costituiti contro il decreto regionale n° 193 dell’08/11/2011 per l’autorizzazione di un sito di stoccaggio di rifiuti pericolosi e non nell’area Lo Uttaro del Comune di Caserta. Saremo difesi dall’avvocato Luigi Adinolfi, avvocato che ben conosce la problematica per avere negli anni scorsi difeso il ComEr proprio contro le istituzioni che avevano consentito l’apertura della Uttaro. Di concerto con gli altri Comuni, Caserta, San Nicola La Strada e Maddaloni, abbiamo ritenuto più incisiva un’azione singola dei quattro Comuni, anzichè procedere con un unico ricorso giudiziario, quindi anche gli altri comuni dovranno costituirsi con un proprio legale e ricorrere al Tar Lazio – ha sottolineato Cicala – visto che la materia ambientale è di competenza del solo Tar Lazio. La nostra opposizione alla costituzione del sito di stoccaggio è dettata dal fatto che è assolutamente inconcepibile che la Regione ad ottobre 2010 abbia autorizzato la bonifica dell’area Lo Uttaro approvando un piano di caratterizzazione, stanziando addirittura 15 milioni di euro e dopo pochi mesi, invece di far partire la bonifica dell’intera area, autorizza un sito si stoccaggio per ben 10 anni. Riteniamo – tiene a precisare il primo cittadino di San Marco Evangelista – che questo territorio abbia già dato alla Regione un contributo enorme alla risoluzione del problema dei rifiuti, pagando un prezzo incalcolabile in termini di inquinamento a tutti i livelli, che ha prodotto e sta determinando un aumento esponenziale di malattie tumorali. Ritengo che ci sono estremi anche per eventuali denunce di natura penale. È incomprensibile come l’Arpac e l’Asl possano avere dato in conferenza dei servizi parere favorevole. Come Comune di San Marco Evangelista ci opporremo a tutti i livelli ed in tutte le sedi dovute”.

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