RECALE. Durante il consiglio comunale dellotto settembre, il capogruppo del Pdl Isidoro Marcello è intervenuto sulla grave situazione economica del comune di Recale.
Ormai ha detto Marcello è chiaro: vogliono indebitarci sino allinverosimile. Ci sono ben 160 fatture in giacenza da liquidare per il 2010 e 121 per i primi sei mesi del 2011. In pratica ci sono da liquidare 324mila euro per il 2010 e 354mila euro per i primi sei mesi del 2011. Le considerazioni da fare sono molteplici. La prima è che in un anno e mezzo ci sono circa 700mila euro di fatture da liquidare e questo è segno di una condizione economica dellEnte praticamente disastrosa. La seconda è che nei sei mesi del 2011 hanno addirittura superato i debiti del 2010. Nei soli primi sei mesi del 2011 ci sono infatti 354 mila euro da liquidare mentre nellintero 2010 ci sono 324 mila euro; questo sta ad indicare che si sono dati a spese folli perché avvertono vicinissima la loro fine amministrativa. Persino un ex assessore ed attuale consigliere ha chiesto, nel febbraio del 2011, il saldo di 28.864,77 euro per lattività amministrativa svolta sinora forse nel timore di perdere quanto gli spetta. La terza considerazione è che, ai 700mila euro da liquidare, dobbiamo aggiungere lo sperpero di denaro pubblico in consulenze esterne, in contenziosi giudiziari, espropri terrieri a vantaggio di amministratori e dipendenti a scavalco. Le intenzioni degli amministratori sono piuttosto crudeli. Si stanno industriando per lasciare, ai futuri amministratori, una condizione economica dellEnte disastrosa. Vogliono indebitare i cittadini e costringere i futuri amministratori a ridurre i servizi da erogare inducendoli a dichiarare il dissesto. Stanno sperperando pur di ridurci allosso. Le responsabilità sono però grosse quanto montagne e non riusciranno a far passare la falsa immagine di essere buoni amministratori. Ormai è chiaro a tutti chi ha amministrato pensando solo al proprio tornaconto.