Lo Uttaro, passa la mozione dell’opposizione

di Redazione

Aldo TagliafierroMADDALONI. Salvaguardia del territorio, compromesso dal già critico quadro ambientale e sanitario, Consiglio straordinario, con la partecipazione dei Sindaci di Caserta, San Marco Evangelista e San Nicola La Strada, realizzazione del Parco Archeologico Antica Calatia in zona Lo Uttaro …

… ed infine la revoca del Decreto Dirigenziale della Regione Campania, con il quale viene dato piena approvazione all’insediamento del sito di trattamento e stoccaggio dei rifiuti anche pericolosi. Erano queste le richieste fatte dall’opposizione, che hanno sottoscritto la mozione, che ha avuto come primo firmatario il consigliere Aldo Tagliafierro.

“Un risultato importante – dichiara Aldo Tagliafierro – per il nostro territorio. Inizia un percorso che non interessa solo Maddaloni. Non possiamo permettere che a due chilometri da casa nostra e in una località impattata dal disastro ambientale, si realizzi un mega impianto nel giro di 18 mesi. Non possiamo permettere che in dieci anni, salvo proroghe, siano sversate 87 mila tonnellate all’anno di rifiuti di ogni genere, persino quelli speciali”.

Non solo la minoranza, ma anche la maggioranza si è detta d’accordo. Da Maddaloni è stata posta la prima pietra per convincere il governatore Caldoro a fare un passo indietro. “Capisco – continua il Consigliere – l’esigenza di mettere a sistema gli impianti per superare definitivamente la fase dell’emergenza rifiuti, ma il nostro territorio ha già dato tanto. Maddaloni e la sua parte confinante sono al collasso dal punto di vista ambientale. Ci siamo ritrovati in casa il termovalorizzatore di Acerra. Siamo stati presi in giro dopo i sopralluoghi fatti dalla III Commissione Regionale Speciale per il controllo delle bonifiche ambientali sia per quanto riguarda il Foro Boario che Masseria Monti. La Cementir ha avuto l’autorizzazione paesaggistica per iniziare i lavori e le discariche sono sempre in attesa di essere sanificate. Quelle abusive in città abbondano sempre di più, nonostante le continue segnalazioni. In questo contesto degradato, non va dimenticato che manca ancora l’atto di diniego ad ampliare la Turbogas, nonostante il Consiglio comunale di Maddaloni abbia espresso il parere contrario a qualsiasi potenziamento della centrale elettrica”.

Tagliafierro ha voluto inoltre far presente che siamo ancora in attesa dei finanziamenti del Parco Antica Calatia, che dovrebbe sorgere proprio a ridosso di Lo Uttaro, a metà strada tra Maddaloni e San Nicola La Strada. La Regione ha accettato e finanziato la sua creazione. Si tratta di un’opera di scavo per riesumare l’antica Calatia, la città che fu prima etrusca e poi romana. “Si tratta, per essere precisi, della nostra storia, che al momento convive con l’indecenza di Lo Uttaro, laddove c’è ancora la discarica per la quale la Regione ha stanziato 15 milioni di euro per la sua bonifica. Una bonifica che tutti aspettiamo con ansia. Già non è stato rispettato il cronoprogramma dei lavori di bonifica e di riqualificazione, ma fatto ancora più grave è dato dalla mancata messa in sicurezza di questo immondezzaio, che ospitò i rifiuti della Notte Bianca di Napoli. Quindi – conclude Aldo Tagliafierro – bisogna chiudere al più presto con il passato e riportare alla luce un abitato risalente all’incirca all’ottavo secolo Avanti Cristo. Noi maddalonesi non ci rinunceremo per nessuna ragione al mondo. L’ex assessore Schiavone ha lavorato tantissimo al progetto del recupero della città sommersa e gli sforzi compiuti non possono essere vanificati”.

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