Yara, scoperta l’arma del delitto

di Mena Grimaldi

Yara GambirasioBERGAMO. Le ferite ritrovate sul corpo di Yara Gambirasio, la tredicenne di Brembate di Sopra trovata morta in un campo di Chignolo d’Isola, nel Bergamasco, sarebbero state inferte con una taglierina da muratore.

A rivelarlo è il settimanale Oggi. L’arma sarebbe una taglierina affilatissima e sottile che serve per delimitare e ripulire i bordi delle piastrelle rendendoli netti e puliti quando vengono posate e incollate al pavimento. Ad individuarla sarebbe stata Cristina Cattaneo, l’anatomopatologa alla quale la Procura di Bergamo ha affidato l’autopsia. Il medico legale infatti ha scoperto su tutte le ferite un materiale particolare: i residuati delle piastrelle quando vengono ripulite con la taglierina. Questo particolare, insieme alla polvere di cemento ritrovato sugli abiti della ginnasta e nei polmoni, porta ad una sola conclusione: Yara è stata rapita e trascinata in un cantiere.

Tornano, dunque, i sospetti sul marocchino piastrellista Fikri che in un primo momento era stato arrestato su un traghetto mentre si dirigeva in Marocco. A lui gli inquirenti erano arrivati grazie ad un intercettazione telefonica. Alla fidanzata, Fikri avrebbe detto: “…L’hanno ammazzata davanti al cancello….”, ma altri traduttori interpellati dal gip tradussero la frase in modo totalmente diverso e quando il caso sembrava essere risolto, il pm chiese l’archiviazione per Fikri. A tal proposito, però, il gip non ha ancora preso una decisione.

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