Venezia, scontri e feriti per la Festa della Lega Nord

di Mena Grimaldi

 VENEZIA. Venti feriti e una decina di contusi è il bilancio di una giornata di battaglia avvenuta sabato a Venezia e andata avanti fino a tarda sera con diversi scontri e una situazione di alta tensione.

Il rischio di incidenti era molto alto per la manifestazione di protesta contro la Lega Nord convocata dai centri sociali in occasione della quindicesima festa del Carroccio. La decisione della Questura di impedire ai manifestanti di percorrere il tracciato su cui originariamente era stata data l’autorizzazione ha scaldato gli animi.

I manifestanti non hanno fatto in tempo a partire dalla stazione ferroviaria che si sono subito imbattuti in un folto schieramento di agenti con gli scudi. Due sono state le cariche della polizia che hanno fatto retrocedere i manifestanti. Nella seconda è caduto a terra un consigliere comunale di Venezia, tra gli organizzatori della manifestazione. Beppe Caccia si era avvicinato agli agenti con gli scudi, ma all’improvviso si è accasciato a terra. Non è chiaro se sia stato colpito da qualcosa lanciato dagli stessi manifestanti o dalla polizia. Poco dopo Luca Casarini ha urlato contro la polizia dal microfono e dall’altoparlante: “I violenti siete voi, prendete ordini da Maroni”.

Molta rabbia ha infatti scatenato tra i manifestanti la scelta della Questura, dettata – secondo i manifestanti – da indicazioni provenienti dallo stesso ministro dell’Interno, esponente di spicco della Lega Nord. “Siete la polizia di stato, avete caschi blu, non verdi. Molti di voi saranno meridionali. Dovreste vergognarvi”. Caccia, prima di essere colpito, aveva parlato di una decisione incostituzionale che di fatto permette ai leghisti di manifestare, ma non a chi li contesta. Notevoli i disagi anche per la circolazione ferroviaria. I manifestanti hanno, infatti, occupato i binari per circa un’ora.

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