Parolisi dal carcere: “Voglio vedere mia figlia”

di Mena Grimaldi

Salvatore Parolisi e Melania Rea con la figliaTERAMO. “Portatemi in prigione mia figlia Vittoria, è un mio diritto vederla. Pure gli psicologi con cui ho parlato mi hanno detto che le farebbe bene, parlane con i genitori di Melania”.

E’ la richiesta che Salvatore Parolisi ha fatto al fratello Rocco. Ma i genitori di Melania Rea, che al momento si occupano della piccola, per ora non ne vogliono sapere e incalzano: “Se vuole vederla o chieda prima al Tribunale dei minori”. I genitori di Melania, infatti, credono che la cosa migliore per la bimba in questo momento sia stare lontana dal carcere. Ciò che si temeva, dunque, sta accadendo; una bambina che improvvisamente si è ritrovata senza genitori ed ora contesa. La vera vittima di questa tragedia insieme alla mamma.

La piccola Vittoria compirà due anni il 16 ottobre e ancora non sa cosa sia accaduto ai suoi genitori. Non sa di aver perso la mamma e che a essere accusato dell’orrendo omicidio sia proprio il padre. La mattina la prima cosa che fa è baciare la foto della mamma.

“Ci siamo già consultati con una professionista che ci ha informato sulla via migliore per raccontarle tutto, confrontandoci con una fiaba o la storia di Tarzan, per farle capire che chi non ha i genitori può trovare affetto e appoggio in altre persone. Adesso però l’importante è risparmiarle esperienze traumatiche”. Lo ha spiegato alla Stampa il fratello di Melania, Michele. “Capisco che la situazione è difficile – afferma il fratello del caporalmaggiore, Rocco Parolisi – ma Salvatore ci dice di essere innocente. Sente che le manca e che ha bisogno di vederla. Noi non ci vogliamo mettere contro i Rea, adesso staremo a vedere il parere delle istituzioni. Non so se sarà direttamente mio fratello o i suoi avvocati a fare richiesta al tribunale”.

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