Manovra anticrisi, la Camera approva

di Redazione

Camera ROMA.La Camera approva il decreto legge sulla manovra di Ferragosto.

Dopo il voto di fiducia nell’aula della Camera – dove i sì sono stati 316 e i no 302 -, il provvedimento è stato votato in via definitiva attorno alle 20.10, con il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, arrivato in Aula per assistere all’approvazione finale a pochi minuti dagli scontri tra polizia e manifestanti, avvenuti nel piazzale davanti a Montecitorio. Il testo complessivo ha ottenuto il via libera con 314 sì e 300 no. Ora dovrà essere firmato dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per poi essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e diventare dunque legge.

MARCEGAGLIA CRITICA. “Questa manovra non è come l’avremmo voluta noi, non risolve i problemi dell’Italia: se non torniamo a crescere sarà insufficiente, e la manovra non ha nulla per la crescita”, commenta la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia. La manovra, dice la numero uno degli industriali, “non ha nulla di strutturale se non poche cose. È tutta tasse. È chiaro che è depressiva”. Mentre per la Marcegaglia servono “riforme profonde” o “il Paese rischia molto”.

BERLUSCONI DA NAPOLITANO. La giornata dell’esecutivo era cominciata molto presto con il premier Silvio Berlusconi salito al Colle per riferire al capo dello Stato Giorgio Napolitano, sottolineano fonti di maggioranza, l’esito dei colloqui avuti con i vertici Ue. Il presidente del Consiglio è infatti volato martedì prima a Bruxelles e poi a Strasburgo per illustrare le misure adottate dall’esecutivo, lasciandosi alle spalle una scia di polemiche perchè la trasferta del premier è stata programmata nello stesso giorno in cui i pm di Napoli, che indagano sul presunto giro di escort legato all’inchiesta Tarantini, avrebbero voluto sentire Berlusconi in qualità di parte lesa.

IL COLLE: “CONSOLIDARE L’EURO”. “Il consolidamento dell’euro è una priorità essenziale per l’Europa ma costituisce anche un interesse vitale per l’economia mondiale”: è quanto scrive il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione della riunione romana del “Forum Eu-Us Legal Economic Affairs”, sottolineando che “il rafforzamento della moneta unica è inseparabile dallo sviluppo di una più stretta integrazione anche politica europea”. Le difficoltà della moneta unica e la crisi finanziaria che sta investendo l’Europa e l’Italia in particolare sono state oggetto dell’incontro tra il capo dello Stato eBerlusconi. “Il vostro incontro per la qualità e la ricchezza tematica degli interventi previsti – scrive ancora il presidente della Repubblica nel suo intervento – offre una significativa opportunità di riflessione comune su molteplici sfide che si pongono alla politica e alla cultura europee e americane in questa critica fase di incerta evoluzione della realtà economica e istituzionale internazionale. Esse presentano una dimensione globale e impongono la ricerca di soluzioni condivise travalicando i confini dei singoli paesi. L’impegno a prendere tutte le misure necessarie al rafforzamento della moneta unica – conclude Napolitano – è inseparabile dallo sviluppo di una più stretta integrazione anche politica europea e implica al tempo stesso una più forte cooperazione euro-atlantica, nella consapevolezza che solo così potremo esprimere soluzioni efficaci ed aprire nuove prospettive di sviluppo alle nostre società. Nell’auspicio che i vostri dibattiti garantiscano apporti riccamente indicativi, vi auguro buon lavoro”.

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