Intercettazione Bnl-Unipol, disposto il rinvio a giudizio per Berlusconi

di Redazione

Silvio BerlusconiMILANO. Nell’ambito dell’inchiesta sul passaggio di mano dell’intercettazione tra Fassino e Consorte,sulla vicendaBnl-Unipol, il gip di Milano Stefania Donadeo ha disposto l’imputazione coatta per Silvio Berlusconi.

Il giudice ha respinto così la richiesta di archiviazione per il premier che era stata avanzata dal pm Maurizio Romanelli. Nell’ambito della stessa vicenda era già statorinviato a giudizio con rito ordinario il fratello del presidente del Consiglio, Paolo Berlusconi, ed erano stata definitacon riti abbreviati e patteggiamenti la posizione di altri tre imputati. Le carte relative alla posizione di Berlusconitornano ora in Procura dove il magistrato dovrà formulare una richiesta di rinvio a giudizio che sarà valutata successivamente da un gup.

INDAGATO ANCHE BELPIETRO. Il Gip ha disposto inoltre che la Procura di Milano iscriva nel registro degli indagati anche il direttore di Libero, Maurizio Belpietro, che all’epoca della fuga di notizie sull’intercettazione tra Piero Fassino e Giovanni Consorte era direttore de Il Giornale. Belpietro deve rispondere della stessa accusa di Berlusconi, il concorso nella rivelazione del segreto d’ufficio.

GHEDINI: “DECISIONE INFONDATA”. Immediata la replica del legale di Berlusconi, Niccolò Ghedini: “Dobbiamo leggere ancora il provvedimento, ma a Milano nulla mi stupisce. È una decisione infondata, tra l’altro c’è una conclamata incompetenza territoriale”.

L’INTERCETTAZIONE. L’accusa riguarda la pubblicazione suIl Giornale,il 31 dicembre del 2005, di una conversazione intercettata tra l’allora leader dei Ds Piero Fassino e l’ex numero uno di Unipol Giovanni Consorte (“Abbiamo una banca”) nonostante fosse ancora coperta da segreto istruttorio. La conversazione riguardava la scalata di Unipol a Bnl. Secondo i magistrati, Paolo Berlusconi avrebbe agito “in favore” del fratello premier.

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