Fini: “Un altro governo e un altro premier”

di Gennaro Pacilio

Gianfranco Fini COMO. Gianfranco Fini interviene, alla prima festa di Futuro e Libertà, a Novedrate, in provincia di Como, sul caso Tarantini e le intercettazioni che mettono a nudo Silvio Berlusconi.

“Io non giudico ma dico che purtroppo l’immagine dell’Italia a livello internazionale si aggrava giorno dopo giorno. – spiega Fini – Nessuno capisce più quello che sta accadendo nel nostro paese e nessuno capisce per quale motivo il presidente del Consiglio dedichi buona parte del suo tempo a questioni che non sono relative alla crisi economica e al rilancio dell’economia”.

Per Fini la via d’uscita è una: “Auspico un altro governo che presuppone un altro presidente del Consiglio. Credo – ha aggiunto il leader di Futuro e Libertà – che al di là delle dichiarazioni di questo o di quello gli italiani abbiano capito che così non si può andare avanti e fra questi anche tanti di loro che hanno votato per il centrodestra o per la Lega. Personalmente spero che anche nell’ambito della maggioranza prevalga il buon senso e la decisione di dare vita a un altro governo che abbia maggiore credibilità internazionale, si occupi dei problemi dell’economia e faccia uscire il Paese da questa crisi”.

Il presidente della Camera ne ha anche per Bossi, che sul Monviso davanti ai sostenitori leghisti ha agitato di nuovo lo spettro della secessione. “Non offende solo gli italiani dal Po in giù ma tutti. Quelli del Nord come quelli del Sud”, lo accusa Fini, secondo cui l’Italia sta attraversando un momento in cui “deve saper ritrovare il senso di essere una nazione. E’ per questo che è estremamente grave che da parte di chi ha responsabilità di governo o politiche, siano sempre più flebili le proteste ogni qualvolta da parte della Lega c’è una violenta polemica nei confronti dell’unità nazionale”. “Peggio ancora – ha aggiunto Fini – che dopo le parole di Bossi di ieri, con una palese invocazione alla secessione è grave che chi ha responsabilità politiche nel Pdl taccia come se si trattasse di una sciocchezza, come se fosse il caso di non prendere sul serio queste parole. Parole che offendono gli italiani tutti”.

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