Berlusconi in aula per il processo Mills. Scade il termine dei pm di Napoli

di Redazione

Silvio BerlusconiROMA.È scaduto domenica, alle 20, il periodo diquattro giorni che la Procura di Napoli aveva offerto al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per scegliere la data per l’audizione sul caso Tarantini.

Invece lunedì mattinail premier arriverà a Milano per la nuova udienza del processo Mills, dove è imputato per corruzione in atti giudiziari. Entrerà nel Palazzo di Giustizia meneghino per assistere all’udienza, durante la quale è prevista, in videoconferenza da Berna, la deposizione della testimone Maria De Fusco, amministratore del fondo Struie da dove passarono 600 mila dollari. La stessa somma che l’accusa contesta al premier come prezzo della corruzione, soldi pagati all’avvocato inglese David Mills affinché dicesse il falso in due processi a carico del fondatore di Fininvest.

Non è da sapere Berlusconi parlerà con i cronisti che lo attenderanno fuori dal tribunale. Per essere presente alla ripresa del dibattimento dopo la pausa estiva, il presidente del consiglio ha cambiato in corsa la sua agenda. Ha infatti annullato la trasferta a New York dove avrebbe dovuto partecipare all’assemblea dell’Onu con all’ordine del giorno il conflitto israelo-palestinese, la Libia, la Siria e l’Afghanistan. L’improvviso cambio di programma sembra sia stato determinato dalla volontà di controbattere punto per punto alle accuse dell’opposizione dopo lo scandalo escort e l’inchiesta napoletana sulla presunta estorsione ai suoi danni.

Intanto, i pm di Napoli vorrebbero sentire Berlusconi in qualità di persona informata sui fatti nell’ambito dell’inchiesta sulla presunta estorsione subita da parte di Gianpaolo Tarantini, la moglie di quest’ultimo Angela Devenuto e il faccendiere Valter Lavitola. Berlusconi ha rifiutato di presentarsi. E ha detto no anche alla possibilità, concessa dalla Procura, della testimonianza assistita. Quest’ultima soluzione avrebbe consentito al premier di andare dai pm sempre in qualità di testimone e obbligato a rispondere alle domande ma accompagnato da un suo avvocato.

A questo punto lo scenario più probabile è che la Procura non chiederà al Parlamento di autorizzare l’accompagnamento coattivo di Berlusconi all’interrogatorio (ovvero, da parte dei carabinieri) almeno fino a mercoledì. In quest’ultima data, infatti, si aprirà l’udienza davanti al Riesame a cui sono ricorsi Tarantini e Lavitola, in cui si dovrà decidere anche sulla competenza territoriale. Una decisione fondamentale per capire se l’inchiesta verrà trasferita ad altra Procura e, quindi, per l’interrogatorio di Berlusconi.

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