Addio a Sergio Bonelli, l’editore di Tex e Dylan Dog

di Redazione

Sergio BonelliMONZA. Lutto nel mondo dell’editoria italiana. All’età di 79 anni, è scomparso Sergio Bonelli, editore di Tex e di Dylan Dog, oltre che di altri personaggi dei fumetti come Zagor e Mister No.

Bonelli, che aveva ereditato la casa editrice dal padre Gian Luigi, il creatore di Tex, è morto all’ospedale “San Gerardo” di Monza dove era ricoverato da qualche giorno per una malattia. Lascia la moglie Beatrice e il figlio Davide, responsabile marketing della casa editrice.

Conosciuto anche come Guido Nolitta, pseudonimo usato ad inizio carriera per evitare di essere confuso con il padre, entrò giovanissimo nel mondo del fumetto e dell’editoria facendo il tuttofare nell’impresa di famiglia: da fattorino a magazziniere, fino a rispondere alle lettere dei lettori. Nel 1957 prese in mano la casa editrice “Cepim”, la futura “Sergio Bonelli Editore”, una delle case editrici di fumetti più importanti (come numero di copie stampate) nel panorama italiano, subentrando nella direzione alla madre Tea. La sua prima faticafu la serie “Un Ragazzo nel Far West”, pubblicata a partire dal 1958 e realizzata graficamente da Franco Bignotti. Due anni dopo scrisse “Il Giudice Bean”, realizzato da Sergio Tarquinio e pubblicato solo nel 1963 nella collana “Gli Albi Del Cow Boy”. Nel 1961 creò uno dei più grandi successi della casa editrice: Zagor, personaggio “ibrido” tra Tarzan e il western, con forti incursioni nel fantastico, grazie al quale Bonelli potè dar sfogo a tutta la sua passione per il genere avventuroso in tutti i suoi aspetti.

Quattordici anni dopo, nel 1975, diede vita a quello che avrebbe considerato sempre il suo figlio prediletto: Mister No, uno scanzonato ex soldato statunitense che vive nella Manaus degli anni cinquanta. Fu anche il primo sceneggiatore a sostituire suo padre sulla pagine di Tex dove esordì con la storia dal titolo “Caccia all’uomo”, disegnata da Fernando Fusco e pubblicata sul numero 183 della serie datato gennaio 1976. Per i disegni di Aurelio Galleppini realizzò poi “L’uomo del Texas” volume della collana “Un uomo, un’avventura”.

I crescenti impegni in veste di editore lo costrinsero tuttavia a ridurre drasticamente la sua attività di autore, interrompendo la scrittura delle sceneggiature di Zagor nel 1982 e riservandosi di scrivere ancora le storie di Mister No fino al 1995 (pur affiancato da uno staff di altri autori). Dopo vari anni di inattività come scrittore,tornò alla macchina da scrivere in occasione dell’ultima avventura di Mister No: fu lui, infatti,a dare l’addio al personaggio che più ha amato. La lunga storia cominciò nell’albo di settembre 2005 e terminò alla fine del 2006. Le avventure di Mister No continuarono poi negli albi speciali con periodicità semestrale fino al 2009.

Il suo amore per i grandi autori lo portò a fare scelte coraggiose e a pubblicare serie di grande prestigio che non sempre hanno avuto il successo sperato, come la collana “Un uomo, un’avventura”, e a puntare su personaggi innovativi e coraggiosi, come Ken Parker o Dylan Dog. Quest’ultimo, divenuto uno maggiori successi nell’editoria a fumetti italiana, è stato in grado, all’apice della sua parabola, di strappare il primato di vendite a Tex.

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