Liguori: “Con abolizione province si può puntare ad aree metropolitane”

di Redazione

Cesario LiguoriCESA. “Ciò che l’agro aversano non è riuscito ad ottenere con la presenza delle province, potrebbe ottenerlo con l’abolizione delle province stesse”.

E’ il pensiero dell’ex assessore regionale Cesario Liguori che fa riferimento alla rivendicazione di un’autonomia territoriale che culminò qualche anno fa nella richiesta della istituzione della provincia di Aversa. Infatti, il disegno di legge costituzionale che abolisce le province prevede la creazione da parte delle regioni di forme associative sovra comunali per le funzioni digoverno di “area vasta”.

Per Liguori “questa sarebbe l’occasione che renderebbe possibile ottenere l’autonomia dell’area metropolitana aversana mai in passato riconosciuta. Usare il condizionale è d’obbligo, vista la mutevolezza degli orientamenti di governo di questi giorni e la complessità dell’iter del disegno di legge. Né c’è da farsi illusione sulla imparzialità dell’organo regionale al momento delle scelte. Troppe volte in passato la regione ha dimostrato di muoversi senza tener conto delle caratteristiche del territorio ma di logiche politiche (vedi creazioni di Asl, Ato, consorzi e così via). Per tale motivo non appaia prematuro un appello alla politica ed alle istituzioni locali affinché si muovano già da adesso nell’impostare condotte unitarie e forme di aggregazioni sperimentali che possano prefigurare modelli associativi futuri”.

“Si potrebbe, infatti, – sostiene Liguori – passare da attuali unioni di comuni limitate e poco produttive a forme associative più vaste che inglobino la città di Aversa la cui funzione già oggi è quella di erogare servizi per tutto il territorio circostante (ospedale, università, tribunale, uffici pubblici ecc.)”.

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