“La società dei beni comuni” a Castel Volturno

di Redazione

 CASTEL VOLTURNO. A Castel Volturno tra un mese verrà organizzato un evento di livello nazionale per continuare a focalizzare un tema di grande attualità: quello degli usi civici e dei beni demaniali su cui costruire una politica di piena valorizzazione e di un loro riuso per lo sviluppo locale e di tutta la comunità.

E’ stato questo l’impegno assunto a conclusione della bella iniziativa tenuta ieri sera nell’aula consiliare in occasione della presentazione del libro curato da Paolo Cacciari “La società dei beni comuni”, Ediesse. L’incontro è stato promosso dalla rete di associazioni che insieme alla Libreria Edicolè questa estate hanno animato la piazza de saperi e dei colori sulle coste della città domiziana. Come hanno commentato i presenti, è stato un momento di partecipazione intensa, con un dibattito ricco e stimolante: ancora una volta in questo territorio – spesso alla ribalta per fatti di cronaca negativa – la cultura è stata vissuta come fattore di coesione sociale, di cittadinanza attiva fondata sulla partecipazione consapevole e responsabile.

Al centro della proposta saranno proprio le tematiche dei beni comuni, dei “commons” come sostiene Cacciari nel suo libro: l’aria, l’acqua, la terra, l’energia, il sapere e la conoscenza sono risorse speciali, beni primari da cui tutto dipende e la cui fruizione richiede quindi attenzioni particolari, a partire da chi governa. Su questi aspetti si sono soffermati i contributi del dibattito di ieri sera: da quello degli usi civici e demaniali (come la pineta, il mare, l’Oasi dei Variconi per la quale era presente come testimone anche la presidente dell’associazione Le Sentinelle, Paola Castelli e tante altre bellezze naturali da anni devastate e depredate) su cui vi è una antica lotta tra chi li vuole sfruttare ad uso privato, speculativo, e chi invece ne rivendica una finalizzazione a beneficio dei cittadini, del benessere collettivo, come hanno sottolineato Alfonso Caprio (consigliere comunale uscente) e Nicola Sorbo (Slow Food).

La discussione è stata introdotta da Pasquale Iorio (animatore della piazza dei saperi e dei colori) e dal Michele Mosca (docente della Università Federico II), il quale ha sottolineato che un bene diventa comune non solo e non tanto per il suo carattere di “pubblico” ma soprattutto per la piena fruibilità, disponibilità da parte di una comunità (con riferimento a beni non solo materiali, servizi, ma anche immateriali).

E proprio sul concetto di beni comuni fondamentali, oggi fortemente attaccati e messi in discussioni dalle politiche dei tagli del Governo, si sono soffermati i contributi di Luigi Saccenti (Banca Etica) e di Rosalba Scafuro (insegnante), che ha ricordato il dramma della scuola di base proprio a Castel Volturno, dove molte famiglie e tanti studenti vedono a rischio uno dei diritti essenziali sanciti dalla nostra Costituzione, come l’istruzione), di Umberto Pugliese (Segretario Fp Cgil di Caserta), che ha rilanciato il ruolo del lavoro pubblico in settori decisivi per la qualità della vita e della stessa democrazia (come quelli della sanità, dei trasporti e della pubblica amministrazione).

Il dibattito è stato condotto in modo autorevole e competente da Mario De Michele. Per questi motivi, la rete di associazioni partecipanti e di cittadini – da Aislo a Banca Etica, dal Slow Food ai Villaggi Globali, dai Missionari Comboniani a Libera, dall’Arci ad Aversa Beni Comuni, dall’Aif a Carta 48, da Mondo Senza Confini a Cultura e Società, dal Centro Fernandes ai Cani Sciolti, dalla Associazione Antiracket a quella dei Commercianti di Pinetamare, dalla Cgil di Caserta alle forze di sinistra presenti (come il Pd e Sel) – hanno deciso di ritrovarsi a Castel Volturno entro il mese di ottobre con una nuova iniziativa pubblica di alto livello, a cui hanno già dato la loro adesione alcune personalità come l’assessore ai beni comuni di Napoli Alberto Lucarelli, il preside del Polo delle Scienze Umane della Federico II Mario Rusciano.

Inoltre, saranno invitati e coinvolti importanti rappresentanti del mondo istituzionale ed universitario (come il preside della Facoltà di Giurisprudenza della Sun Lorenzo Chieffi, il giudice Raffaele Cantone, la segretaria provinciale Cgil Camilla Bernabei, il Presidente della Camera di Commercio di Caserta Tommaso De Simone, del modo del sapere, del giornalismo e del volontariato.

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