Truffe al cimitero, 18 indagati

di Redazione

 CASERTA. Nella mattinata di domenica i carabinieri della stazione di Caserta, al termine di complessa ed articolata attività investigativa, hanno notificato un avviso di conclusione delle indagini preliminari a carico di 18 persone …

… colpevoli a vario titolo dei reati di truffa aggravata in concorso, concorso in falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, concorso in invasione di terreni o edifici, concorso in abuso d’ufficio, sostituzione di persona e falsità in scrittura privata, ricettazione in concorso, concorso in falsità materiale commessa dal privato, calunnia, falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico.

Per gli stessi fatti, lo scorso 31 maggio, il tribunale sammaritano aveva emesso un’ordinanza di custodia cautelare ai danni di Michele Ferraro (geometra del comune di Caserta), mai notificata poiché deceduto il 29 maggio.

L’attività di indagine partiva alla fine del 2009 da due querele presentate presso la stazione carabinieri di Caserta da parte di due persone che credevano di aver acquistato un suolo nel cimitero di Caserta sul quale erigere una cappella gentilizia ma in realtà si accorgevano che sullo stesso suolo veniva eretta altra cappella a nome di altra persona.

Successive indagini dei carabinieri facevano emergere un sistema di truffe e falsi, del quale facevano parte dirigenti e dipendenti del comune di Caserta ed imprenditori edili del capoluogo, i quali, approfittando di un carente sistema di controllo nell’ambito cimiteriale, ponevano in essere tendenzialmente due fattispecie criminose: formare falsa documentazione amministrativa per concedere suoli cimiteriali a persone amiche che non ne avevano diritto; formare falsa documentazione amministrativa per truffare vari soggetti i quali (trovandosi a fronteggiare spesso l’improvvisa scomparsa di un congiunto) elargivano ingenti somme di denaro (tra i 25mila e i 40mila euro) ottenendo la determina di assegnazione di un suolo cimiteriale o la cessione di una cappella già in costruzione per poi scoprire che in realtà tali suoli o cappelle erano di altre persone. Le vittime accertate allo stato attuale sono 54, per un volume di affari di circa 2 milioni di euro.

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