L’associazione Carabinieri commemora Papale e Rotondi

di Redazione

La lapide in memoria dei due carabinieri cadutiCASALUCE. Grande commozione alla cerimonia in ricordo della strage di Casaluce dove il 9 settembre del 1981 caddero, vittime di una banda di rapinatori, l’appuntato Francesco Papale e il carabiniere Gerardo Rotondi, medaglie d’argento al valor civile.

I due militari dell’Arma erano di scorta ad un furgone postale, quando furono assaltati da una banda composta da 10 elementi che non esitarono ad aprire il fuoco su di loro, uccidendoli e dandosi subito dopo alla fuga. I malviventi furono assicurati alla giustizia dopo brevi indagini. Da allora, vivo è rimasto il ricordo nella cittadina di Casaluce.

Numerosi, lo scorso 9 settembre, in occasione del 30esimo anniversario della strage, erano i presenti raccolti nella chiesa della Madonna di Casaluce, tra cui militari del reparto territoriale di Aversa e della locale stazione carabinieri di Casaluce-Teverola.

Alla cerimonia, officiata dal parroco don Michele Verolla, hanno partecipato le famiglie dei carabinieri caduti, il sindaco di Casaluce Nazzaro Pagano, l’Ispettore regionale dell’Associazione Nazionale Carabinieri per la Campania, generale Domenico Cagnazzo, il presidente della locale sezione Anc di Casaluce, Rosario Carrubba, ed il gruppo comunale della Protezione Civile.

Al termine della celebrazione religiosa e dopo un breve saluto del generale Cagnazzo, i presenti hanno sfilato in corteo raggiungendo piazza Matteotti, dove è situato il monumento ai due carabinieri, per deporre la corona di alloro al suono del “silenzio ai caduti”, eseguito dal complesso bandistico casalucese. Indelebili restano, nella mente di chi le ha lette, le parole scolpite sulla lapide: “Alla fiamma della fede, attinsero forza e fede per essere fiamma di unità e giustizia”.

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