Sequestro Savina Caylyn, il comitato “Liberi Subito” a Roma

di Redazione

la foto inviata via fax dai sequestratoriPROCIDA. Dopo l’adesione della Cgil, che aprirà il corteo dello sciopero generale del prossimo 6 settembre a Napoli con i familiari dei marittimi di Procida,

… si susseguono le sigle che scendono ufficialmente in campo e appoggiano la manifestazione indetta per mercoledì 7 settembre, a Roma, dal comitato di cittadini “Liberi Subito”: la Segreteria Regionale Campana Ugl Trasporti attività marittime e portuali, Uil Trasporti Campania, La Federmar Cisal, Filt, Fit, Cisl, Federazione Nazionale Agenti, Raccomandatari Marittimi Mediatori Marittimi. Il coordinatore nazionale Ugl delle professioni sanitarie è il procidano Salvatore Calvano, che dichiara: “Saranno presenti in piazza il segretario generale Giovanni Centrella e il segretario regionale della Campania Ugl Sanità Franco Patrociello, accompagnati da una delegazione di oltre 200 persone”.

Migliaia di persone partiranno da Procida, Piano di Sorrento, Gaeta e Trieste per chiedere con forza l’intervento dello Stato per l’immediata liberazione dei marittimi prigionieri in Somalia, cui si uniranno in piazza Montecitorio delegazioni di tutti i Comuni costieri d’ Italia e l’Apostolato del Mare. “La manifestazione del 7 settembre sarà un segnale forte per forte per il governo, affinché, insieme all’armatore, attivi tutte le procedure per il rilascio degli ostaggi in modo pacifico, senza dispendio di vite umane – commenta Nunzia Nappa, moglie del comandante Giuseppe Lubrano – Troppo tempo senza trovare una soluzione al problema”.

“D’ora in poi le azioni dimostrative saranno un continuo ‘crescendo’, non lesineremo energie e nulla sarà lasciato intentato”, dichiarano i membri del coordinamento procidano, che non intendono abbassare la guardia, anzi, il loro impegno è proteso con tutte le forze a tenere alta l’attenzione su questa vicenda. “Mercoledì chiudiamo l’isola, – affermano – lasciamo il mare, spegniamo le luci e mettiamo un cartello all’imboccatura del porto: ‘L’isola è chiusa perché li vogliamo liberi subito’”.

L’isola di Procida chiede con forza l’intervento dello Stato per l’immediata liberazione dei marittimi sequestrati, che per ora si è concretizzato nell’invio della Fregata “Andrea Doria” nel Golfo di Aden. La nave, con a bordo un equipaggio di 22 persone, 17 indiani e 5 italiani, fu sequestrata dai pirati in pieno Oceano Indiano, a 880 miglia dalle coste somale e a 500 miglia dall’India. Tra i 5 italiani figurano il capitano Giuseppe Lubrano Lavadera, 47 anni, di Procida, e Antonio Verrecchia (62 anni, di Gaeta, direttore di macchina), Gianmaria Cesaro (26anni, di Piano di Sorrento, allievo di coperta),Crescenzo Guardascione (41 anni, di Procida, terzo ufficiale di coperta),Eugenio Bon (30 anni, di Trieste, primo ufficiale).

La “Savina Caylyn” appartiene alla società armatrice “Fratelli D’Amato” di Torre del Greco. Lunga 266 metri, del peso di 105mila tonnellate, è stata varata nel 2008. Il 2 febbraio scorso aveva caricato 87mila tonnellate di petrolio nel terminale di Marsa Bashayer, sul Mar Rosso, in Sudan, ed era diretta a Pasir Gudang,in Malesia, con arrivo previsto per il 20 febbraio.Il sequestro si è verificatoa670 miglia ad est di Socotra, l’isola yemenita di fronte alla punta del Corno d’Africa.

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