Rifiuti, l’Ue passa ai fatti: pronte sanzioni per l’Italia

di Redazione

 NAPOLI.Finiti gli appelli, gli incoraggiamenti, le messe in guardia. Il commissario europeo all’ambiente, Janez Potocnik,è pronto ad abbandonare le ultime esitazioni, a passare dalle minacce ai fatti. È pronta la lettera di messa in mora all’Italia per la situazione dei rifiuti a Napoli.

La Commissione Ue deciderà giovedì 29 settembre e ci sono due mesi di tempo per reagire. Il passo successivo, in caso di inadempienza alle richieste della Commissione europea,è la messa sotto accusa alla Corte di giustizia della Ue, accompagnata di sanzioni pecuniarie. Il 4 marzo 2010 l’Italia ha subito la prima condanna. In caso di seconda condanna le sanzioni verrebbero applicate sulle carenze di gestione passate e future. Per la Tarsu si delinea un aumento annuo di circa 20 euro a famiglia. Ed è bufera sul vicesindaco Tommaso Sodano che ha dichiarato: “Nel piano regionale ci sono troppi inceneritori”.

IL PRECEDENTE GRECO. Su questo fronte c’è un precedente allarmante. Nel 2000, per la prima volta nella storia dell’Ue, un paese europeo – la Grecia – venne condannato per la presenza di scarichi incontrollati di rifiuti nel torrente Kouroupitos (Creta) a 200 metri dal mare. I giudici europei applicarono ad Atene una multa giornaliera di 20mila euro, fino all’effettiva applicazione di due direttive europee a tutela dell’ambiente.

PRESTIGIACOMO: “ACCELERARE SU INTERVENTI E INTESE”. Il Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, in un’intervista a Il Mattino, analizza la situazioni rifiuti in Italia: “Oggi siamo dinanzi all’esito di un procedimento di infrazione comunitaria che è nato per fatti antecedenti al 2008. Più che allarmarmi per la Ue, che sancisce un fatto a tutti noi noto, mi preoccupo per la situazione attuale in cui stentano a decollare quegli interventi necessari a realizzare in Campania e a Napoli un corretto ciclo dei rifiuti”. “Il problema – secondo l’analisi del Ministro – è la gestione della fase trasitoria fino alla completa realizzazione degli impianti previsti dal piano. In questo quadro è chiaro che la disponibilità di risorse finanziarie acquisisce un’importanza fondamentale. Io credo che anziché porci il problema di ciò che Bruxelles fa o dovrebbe fare dobbiamo, soprattutto la Campania e i napoletani devono, dare un segnale di concretezza ed efficienza, dimostrando che stavolta si fa sul serio”. E sull’ipotesi di smaltire i rifiuti napoletani portandoli in nave verso l’Olanda, conclude: “E’ una soluzione tampone, dettata dalla criticità. Se l’alternativa è avere la spazzatura per strada, meglio mandarla all’estero, ma non può certo essere la via definitiva per lo smaltimento dei rifiuti”.

COLASANTO: “AGIRE SENZA IDEOLOGISMI”. “L’ultimatum della Commissione Europea al nostro Paese per il caso dell’emergenza rifiuti a Napoli non può e non deve essere affrontato con ideologismi di sorta ma con senso di responsabilità e coesione istituzionale assoluta a tutti i livelli”. Così il presidente della Commissione Ambiente, Energia e Protezione Civile del Consiglio regionale della Campania, Luca Colasanto, per il quale “sarebbe davvero grave, non solo per Napoli e la Campania ma per l’Italia intera, finire di fronte alla Corte Europea e dover scontare la iattura di pesanti sanzioni”. “Due mesi di tempo per correre ai ripari appaiono davvero esigui, ed anche in questo senso, dunque, – conclude Colasanto – da cittadino ancorché investito di responsabilità istituzionali, non voglio credere che vi sia qualcuno che ancora oggi voglia assumersi la responsabilità di questa eventuale ipotesi”.

COZZOLINO: LA COMMISSIONE FACCIA CHIAREZZA – La Commissione europea deve indicare con chiarezza quali sono ”i punti inderogabili” che Napoli e la Campania devono rispettare per evitare procedure d’infrazione sui rifiuti, con relative perdite di risorse. ”Una volta chiarite le cose da fare, si facciano senza perdere tempo”. A dirloè l’eurodeputato del Pd Andrea Cozzolino, che a tal proposito ha intenzione di presentare ”un’interrogazione urgente” all’esecutivo comunitario. Il parlamentare italiano, allo stesso tempo, chiede alle autorità campane di dire ai cittadini ”a che punto e’, se esiste, il piano rifiuti”. Se fosse confermata la notizia rivelata oggi dall’Ansa sulla procedura di messa in mora per l’Italia in arrivo giovedì, ”ciò vorrebbe dire che la Regione non ci ha raccontato la verità”.

REGIONE PUGLIA SOSPENDE TRASFERIMENTI RIFIUTI CAMPANI A TARANTO. Intanto,è stata sospesa dalla Regione Puglia l’attività della discarica Italcave di Taranto. ”Tanto siè reso necessario – spiega l’assessore regionale all’Ambiente Lorenzo Nicastro – in quanto, con riferimento all’atto di diffida formulato nei confronti dei gestori di tutte le discariche di rifiuti speciali della Regione Puglia volto a scongiurare ulteriori conferimenti di rifiuti non conformi alla normativa vigente provenienti dal ciclo dei rifiuti urbani prodotti nella Regione Campania, il gestore della Italcave spa ha comunicato di non intendere adempiere alle richieste formulate con la diffida dello scorso 23 settembre, relative alle indagini analitiche volte alla verifica delle condizioni previste dalla normativa vigente che prevede il divieto di conferimento in discarica di rifiuti contenenti diossine, furani, pcb e pop (inquinanti organici persistenti)”. Secondo Nicastro ”nel corso dell’incontro tecnico che siè svolto lo scorso 23 settembre alla presenza dei rappresentanti degli Enti Locali e delle autorita’ di vigilanza e controlloè emerso che, allo stato, non possono escludersi rischi per la salute pubblica e per l’ambiente legati alla presenza di diossine, furani, inquinanti organici persistenti e pcb, nell’attuale gestione dei rifiuti provenienti dalla Campania con il codice Cer 19.12.12 nella quale i controlli dei parametri espressamente previsti dalla normativa sono omessi sia nella caratterizzazione di base sia nella verifica di conformita”’. ”L’atto di sospensione si configura pertanto – conclude Nicastro – come un doveroso provvedimento di amministrazione attiva, con finalità precauzionali, volto a tutelare le matrici ambientali della Puglia e il diritto alla salute dei cittadini pugliesi”.

ALEMANNO: “NESSUN RISCHIO PER ROMA”. Nessun ‘rischio Napoli’ per Roma. Ad assicurarlo il sindaco della Capitale, Gianni Alemanno, intervenendo a ”La telefonata” di Maurizio Belpietro in onda su Canale 5. ”Abbiamo il Prefetto che, in qualità di commissario, si sta occupando di questa vicenda. – ha detto Alemanno riferendosi alla chiusura di Malagrotta – La Regione Lazio ha indicato i siti alternativi, non ci sono rischi. Si tratta del solito allarmismo da parte della sinistra, non c’e’ niente da dire”.

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