Camorra: muore suicida Martino Galasso, fratello del pentito Pasquale

di Redazione

Martino GalassoNAPOLI. È stato prima un killer spietato, alleato fedele del fratello Pasquale. Poi è diventato collaboratore di giustizia.

Mercoledì è finita la doppia vita di Martino Galasso, che è stato trovato suicida a 51 anni nella sua casa al Nord, dove viveva in una località protetta con uno stipendio passato dallo Stato. Prima Martino tentò di prendere le distanze da Pasquale, ma mentre era in cella qualcuno gli ordinò: ‘Uccidi tu Pasquale, dimostraci che non sei un infame’. Ma Martino tentò il suicidio: allora le guardie carcerarie riuscirono a salvarlo in extremis.

Pasquale fu rinchiuso nel carcere di Poggioreale a Napoli dove conobbe importanti camorristi del tempo, tra cui Raffaele Cutolo che più volte gli propose l’affiliazione alla sua organizzazione. Nel 1992, essendo stato catturato dopo un breve periodo di latitanza, Pasquale Galasso si pentì (fu poi seguito a ruota da Carmine Alfieri). Il suo pentimento scioccò l’Italia: parecchi furono i politici (non solo locali) coinvolti, fra cui alcuni dei maggiori esponenti della corrente dorotea della Dc campana.

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