Legge elettorale, Santulli: “Una porcheria”

di Redazione

Paolo SantulliAVERSA. “Porcellum? Porcata? Più semplicemente una porcheria”. Paolo Santulli, capogruppo consiliare del Gruppo Unico delle Autonomie, già parlamentare azzurro, così definisce la legge elettorale in vigore che, in questi giorni, è oggetto di raccolta di firme per indire un referendum abrogativo.

“Per questo – continua l’esponente autonomista – invito tutti a firmare. E’ possibile farlo recandosi presso le segreterie dei comuni di residenza. Credo, purtroppo, che il referendum non possa essere indetto anche se sarà raggiunto il numero di firme necessario, perché si tratta di materia elettorale che è sottratta al regime referendario, ma se ci sarà un alto numero di sottoscrittori sarà un segnale chiaro e netto per la politica che non potrà sottrarsi al cambiamento”.

“La cosa che mi sorprende e che voglio evidenziare – ha continuato Santulli – è che all’epoca dell’approvazione di questa legge oggi tanto criticata fui uno dei pochi a votare contro. Votarono a favore anche tanti di quelli che oggi vogliono cancellarla. Si tratta di una legge che non solo delega la rappresentanza alle segreterie nazionali dei partiti, ma cancella, di fatto, la rappresentanza territoriale. I politici non sono più legati al territorio e per questo si sentono sciolti non tenendo in conto le esigenze del territorio che essi rappresentano”.

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