La “passerella” dei gazebo: per il Referendum si può firmare al Comune

di Antonio Arduino

 AVERSA. Abolire l’attuale legge elettorale si può, basta una firma, ma non è necessario raggiungere alcun gazebo organizzato da partiti o movimenti che sembrano fare a gara ad installarne per le strade della città dove, in pochissimi giorni, …

… si sono espressi sul tema il Gruppo Unico delle Autonimie, sono scesi in piazza i partiti del centrosinistra, come farà domenica anche il movimento “Noi Aversani”. Un impegno, quello della firma, che viene chiesto ai simpatizzanti dell’uno o dell’altro schieramento politico che genera divisioni anche su un tema per il quale andrebbe fatto fronte unico.

Ebbene, firmare presso l’uno o l’altro gazebo non serve o, quanto meno, serve solo a consolidare o meno l’immagine dei diversi soggetti organizzatori perché, come comunica la direzione nazionale del Codacons, per dire no all’attuale legge elettorale basta compiere un gesto che, chissà perché, non è stato comunicato da alcun tipo di spot pubblicitario.

Fino al 20 settembre ogni cittadino italiano che intenda cambiare la legge elettorale può andare presso gli uffici elettorali del proprio Comune di residenza per firmare a favore del referendum che intende abrogare l’attuale legge elettorale, quella che consente ai capi di partito di scegliere chi mandare in Parlamento e negli altri Consigli importanti.

Insomma, chi vuole davvero abolire il cosiddetto “Porcellum” per avere nuovamente la possibilità di scegliere chi deve rappresentarlo al Governo non deve raggiungere un gazebo allestito solo nel giorno della festa domenicale, facendosi cucire addosso una etichetta di partito, ma può recarsi in Comune, nel giorno che più gli è comodo, e firmare per il referendum presso l’ufficio elettorale. Questa è una notizia che si tiene nascosta, forse per consentire di fare passerella tra i gazebo.

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