Ciaramella: “Chi trama contro abbia il coraggio di farsi avanti”

di Redazione

Mimmo Ciaramella AVERSA. “Abbia il coraggio di farsi avanti chi ha tramato contro questa amministrazione”. Questo in estrema sintesi il contenuto del documento che il sindaco di Aversa Mimmo Ciaramella ha reso pubblico il giorno dopo la seduta di consiglio comunale che ha approvato il bilancio 2011.

“La difficile situazione politica venutasi a creare all’indomani di alcune mie sofferte ma necessarie scelte politico-amministrative – scrive il primo cittadino – è sfociata, alla vigilia dell’importante seduta di consiglio comunale concernente l’approvazione del bilancio di previsione 2011, nell’inatteso tentativo di mettere in atto una immeritata, quanto forzata, azione di sfiducia nei miei confronti da parte di alcuni rappresentanti della maggioranza che, evidentemente, si sono sentiti lesi da alcune scelte da me adottate”.

Il sindaco non fa nomi, ma sembra essere chiaro, oramai, che a contattare gli altri consiglieri sia stato Nicola Andreozzi e e che il regista più o meno occulto sia stato Giampaolo Dello Vicario che sino alla fine del consiglio avrebbe tentato, anche telefonicamente, di convincere alcuni consiglieri a votare contro o ad abbandonare l’aula.

“Nonostante ciò – riprende l’esponente pidiellino – ho ritenuto che il Consiglio, per l’importanza dell’ordine del giorno in calendario, andasse tenuto, anche per il senso di rispetto verso le Istituzioni e verso la mia città. Ma, come ho dichiarato al termine del Consiglio Comunale, attraverso un gesto sicuramente irrituale ma sincero, non ho difficoltà a sottoscrivere, sin d’ora, una eventuale mozione di sfiducia nei miei confronti purché emerga, con trasparenza e lealtà, il dissenso di chi, in maniera subdola, ha avvelenato il clima politico di questi ultimi giorni”.

Ossia, si facciano avanti i cospiratori e facciamo chiarezza. “Qualora tale percezione dovesse essere riconducibile ad una mia errata valutazione, – conclude Ciaramella – auspico che i personalismi e i comportamenti strumentali, che hanno caratterizzato tutto il percorso amministrativo di questa mia seconda sindacatura, lascino il giusto spazio ad atteggiamenti responsabili e rispettosi dell’Amministrazione Comunale e della Città”.

Insomma, richiesta di chiarezza. Una chiarezza necessaria in casa del Popolo della Libertà dove i cinque consiglieri “dissidenti” (Il capogruppo Tonino De Michele e Michele Galluccio, Nicola Andreozzi, Carlo Amoroso e Emilio Scalzone) torneranno a riunirsi oggi per chiedere, ancora una volta, al partito il reintegro degli ex assessori Dello Vicario e Della Valle. Una richiesta che, a quanto è dato sapere, cozza fragorosamente con le intenzioni di Ciaramella che non intende affatto, come avrebbe rivelato ai suoi più stretti collaboratori, consentire il ritorno in giunta dei due esponenti ex Alleanza Nazionale essendo venuto meno il rapporto fiduciario. “Anzi, – avrebbe aggiunto il sindaco – se fossi in loro, sarei io stesso a non chiedere di entrare in giunta non godendo più della fiducia del primo cittadino”.

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