Associazione “Lubrano”: concerto di Lorenzo Hengeller al PanArt

di Redazione

Lorenzo HellengerAVERSA. Nuovo evento di beneficenza promosso dall’associazione “Giorgio Lubrano” di Aversa. Mercoledì 28 settembre, alle 21, al “PanArt” di Carinaro, concerto di Lorenzo Hengeller, “Canzoniere minimo leggero”.

Il pianista e cantante sarà accompagnato da Gianfranco Compagnoli (tromba), Annibale Guarino (sax), Marco De Tilla (contrabasso), Elio Coppola (batteria). Costo biglietto: 10 euro. Il ricavato verrà destinato all’implementazione delle dotazioni strumentali del centro trasfusionale “Giorgio Lubrano” presso l’ospedale “Moscati” di Aversa.

Dicono di lui: Ha un nome altoatesino, ma è un napoletano doc, Lorenzo Hengeller. Un pianista che ama stupirsi e stupire e non nasconde di amare lo swing all’italiana. “Il giovanotto matto” sguazza a piene mani, è il caso di dirlo, nella tradizione una volta appartenuta a Carosone, Lelio Luttazzi, Ernesto Bonino e il Quartetto Cetra. E allora il suo secondo Cd è un piccolo gioiello di citazioni che parte da Troisi – inarrivabile la sua interpretazione dell’Inno di Mameli cantata nel film “Non ci resta che piangere” – si dispiega con Avanti popolo e si arena con Faccetta nera: un’istantanea di quello che eravamo che va ben oltre il periodo storico. Tra continue ironie, giocate attraverso un invidiabile equilibrio tra varietà, comicità e jazz, Hengeller costruisce una perfetta colonna sonora di immagini in bianco e nero, di volti e stili che sembrano persi nei rotocalchi d’epoca e nelle immagini di repertorio da “fuori orario”.

Accompagnato dal suo quartetto, l’artista napoletano si circonda con uno specialista italico dell’armonica, Bruno De Filippi, e con una voce senza tempo, quella di Angela Luce. Questo disco non è l’ennesima citazione di Paolo Conte, non è il futuro di Sergio Cammarriere né una smargiassata alla Renzo Arbore (anche se “Embé’ vira in quei paraggi).

Se amate il gusto della citazione, del calembour in musica, di un sano romanticismo jazz, non aspettate altro: vi attende “Il tic”, “Lo swing del giornalaio”, “Papaveri e papere”, “Le tue mani” e tante altre sorprese. A dispetto del cognome è napoletano. Ama suonare e lavorare per il pop e per il jazz, ma anche scrivere testi e musiche per il teatro e la televisione. Ha cominciato suonando nei locali della sua città. Ha lavorato per Aurelio Fierro, Valentina Stella, Nello Daniele, Nino Buonocore, Paolo Fresu, Carlo Lomanto, Roberto del Gaudio, Mario Scarpetta, Lino D’Angiò, Savio Riccardi, Claudio Mattone,Giacomo Rizzo, Antonio Sinagra, Angela Luce, Bruno de Filippi. Nel 1998 ha pubblicato il suo primo cd, Hengellers e nel 2002 è entrato nel cast fisso della trasmissione “TeleGaribaldi” con il suo Jazz Trio. Nel 2003 dirige un’orchestra di fiati di quattordici elementi per il varietà televisivo “Felicissima è la Sera“, condotto dal comico Lino D’Angiò, in onda sul network Odeon Tv.

Partecipa al Teatro Cilea di Napoli ai festeggiamenti per i 150 anni dalla nascita di Edoardo Scarpetta componendo la musica per alcune poesie del celebre attore napoletano. Si esibisce al Premio Carosone con il suo “medley” dedicato al grande Renato curando anche gli arrangiamenti “carosoniani” per Nino D’Angelo e Giacomo Rizzo. Insieme a Toninho Horta partecipa alla rassegna “Mercogliano Jazz”. Pubblica nel 2004 con l’etichetta Polosud il suo secondo album: Parlami Mariù… ma non d’amore!, inevitabilmente dedicato a quegli autori come Kramer, Neri, Bixio e De Sica, che sono stati indiscussi protagonisti del canzoniere italiano degli anni 30’/50′. Un disco che vede i contributi di Mario Scarpetta, Roberto Del Gaudio e numerosi artisti napoletani.

E che spinge un artista come Stefano Bollani a dire: “Lorenzo rivitalizza le canzoni dell’epoca di sua/nostra nonna con un occhio affettuoso e l’altro ironico, senza indulgere in quella retorica che purtroppo è il tratto distintivo di quasi tutti quelli che si avvicinano al passato della musica leggera italiana”. L’anno seguente e’ protagonista della serata carosoniana in Piazza dell’Unità a Trieste insieme alle sorelle Rondinella e nella stagione 2004-2005 porta in scena Alla faccia del jazz..! scritto a quattro mani con Roberto del Gaudio (leader dei “Virtuosi di S. Martino”). La prima edizione della Notte Bianca di Napoli lo vede presente con un “piano solo” al piazzale di S. Martino per un concerto inedito dal titolo Maramao non e’ mai morto. Cura gli arrangiamenti live e accompagna al pianoforte Il ritorno di Angela Luce in tv su Raitre nel programma “Cominciamo bene”.

La rassegna “Marechiaro Jazz” lo vede in cartellone in trio con ospite d’eccezione il grande armonicista Bruno de Filippi. Tra i due comincia una intensa e ispirata collaborazione che li vedrà ancora insieme sul palco per “Sorrento jazz” fino al nuovo disco di Hengeller del 2006 Il giovanotto matto. Continua l’attività live che lo vede presente a “Pomigliano Jazz”; al festival organizzato come ogni anno dal Centro Culturale Teatro Camuno e dal Club Tenco in Valcamonica “Dallo showman allo sciamano” (in una serata dedicata a Carosone dove divide palco e tastiera del pianoforte con Stefano Bollani e Banda Osiris); ma anche al “Festival internazionale di Ravello”.

Il 12 Ottobre 2006 esce l’album Il giovanotto matto Ed. Polosud. Un album di matrice swing che si avvale delle collaborazioni di Bruno De Filippi, Roberto Del Gaudio, Antonio Sinagra e Angela Luce e che, oltre a rendere omaggio a nomi importanti come Kramer e Carosone, si confronta con un repertorio originale dal chiaro sapore retrò, ironico e farcito di divertenti sketches e gag musicali.

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