Climatizzatori fuori uso all’Asl, protestano i cittadini

di Redazione

Andrea SaglioccoTRENTOLA DUCENTA. Monta la protesta in città, che potrebbe sfociare in rivolta. Ad alzare la voce e pronti a scendere in strada sono soprattutto donne, adulti, anziani, che quotidianamente si recano per necessità sanitarie al poliambulatorio del distretto numero 19, all’angolo tra la via Pietà e via Circumvallazione.

Un bacino di utenza che comprende oltre ai residenti di Trentola Ducenta, anche San Marcellino, Parete, Lusciano, Frignano, Villa di Briano. Un’istituzione modello, per funzionalità e capacità del personale medico e tutto il quadro permanente, ma che da quasi un anno opera in condizioni climatiche inadeguate, per il mancato funzionamento degli impianti di riscaldamento e refrigerio, contro ogni logica di prevenzione, con serio pericolo per gli addetti ed utenti.

Il caso è stata segnalato alle superiori autorità, senza comunque far mai venir meno la necessaria assistenza da parte degli addetti, così che bambini anche di pochi giorni per le vaccinazioni o visite mediche vengono fatti spogliare in locali d’inverno a quasi zero grado e d’estate senza alcuno refrigerio, stessa sorta per gli anziani, già gravemente malati di demenza, oppure bisognosi di assistenza infermieristica. La situazione è degenerata con momenti di panico, venerdì mattina, quando si è temuto il peggio, per un dipendente colto da improvviso malore, proprio dovuto alle condizioni diventate invivibili dal caldo degli ambienti di lavoro, che per norma dovrebbero comunicare con l’esempio la prevenzione ad ogni pericolo, che è sempre in agguato. Dai competenti uffici fanno sapere che è già stato dato in affidamento il lavoro, da eseguirsi entro pochi giorni, intanto ci si chiede di chi le colpe e le responsabilità del forte ritardo con le ovvie conseguenze?

Ad intervenire anche il medico Andrea Sagliocco, assessore alle politiche sanitarie e giovanili di Trentola Ducenta: “E’ vergognoso il massiccio ritardo, con gravi conseguenze sulla salute, in particolare di bambini ed anziani. Sono già intervenuto presso gli organi competenti, aspetto di sapere perché chi doveva muoversi non l’ha fatto in tempi ragionevoli. Adesso dovrà rendere conto non solo all’amministrazione sanitaria ma soprattutto ai cittadini contribuenti che, versando all’erario il dovuto, pagano in anticipo ogni prestazione sanitaria, con particolare riguardo alle fasce più deboli e a rischio. Costi quel che costi, farò comunque sentire ancora la mia azione, per l’ingiustificato prosieguo del ritardo che sta provocando un vero assalto alla salute della gente”.

di Franco Musto

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