“Il culto odinico nella Campania longobarda”, il libro di Pasquale Costagliola

di Ludovica Ambroselli

Il culto odinico nella Campania longobardaBAIA DOMIZIA. Mercoledì 10 agosto, alle ore 17, al  Park Hotel di Baia Domizia, si terrà la presentazione del libro di Pasquale Costagliola “Il culto odinico nella Campania longobarda” (edizioni Ensi – Roma), …

… nell’ambito degli incontri del “Cristina Club” per il recupero e la valorizzazione delle radici storiche del territorio. Il promotore è Gaetano De Cristofaro, presidente del consorzio degli operatori turistici “Torre di Capodiferro”. Non a caso è proprio la Torre il simbolo del  consorzio, i cui resti sono ancora visibili alla foce del  fiume Garigliano; essa fu fatta costruire dall’ultimo grande principe longobardo, Pandolfo I, soprannominato “Testa di Ferro”, per l’irruenza del temperamento, dopo la battaglia del 915 che segnò la definitiva cacciata dei saraceni dal nostro territorio. Un pezzo della vicenda millenaria del paese che merita di essere recuperato allo studio ed alla fruizione turistica.

 

Il libro di Costagliola, nell’evocare il passato longobardo di Terra di Lavoro, traccia un quadro sintetico ma pregnante del Ducato e dei Principati che ressero la politica nella regione campana nell’alto medioevo per circa 500 anni. Un excursus nella storia del popolo germanico che dalla Scandinavia si insediò nel sud dell’Italia;  un breve viaggio tra storia,  miti e leggende a testimonianza dell’unità dell’Europa. Dal culto di Odino, con tutta una serie di riti annessi come la così detta caccia selvaggia e le Janare come leggenda diabolica, alla vera compenetrazione tra mondo latino, ormai cristiano, e il mondo longobardo con la figura di San Michele Arcangelo, il santo-guerriero che si sostituirà al culto di Odino. L’autore cita gli innumerevoli santuari sorti in Campania e non solo, testimonianza della diffusione di questo culto che risulta pertanto essere la perfetta sintesi fra tradizione cristiana e longobarda.

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