Agricoltura, il Comune aderisce alla “Carta di Matera”

di Redazione

 SANTA MARIA CV. “In tutta Europa l’agricoltura consente un approvvigionamento alimentare sicuro e di qualità che si affianca a metodi di produzione rispettosi dello spazio rurale, dell’ambiente, della salvaguardia delle risorse idriche, …

… del benessere animale e della biodiversità, favorendo il contenimento delle emissioni inquinanti”. Sulla base di queste motivazioni – illustrate dal sindaco Biagio Di Muro e dall’assessore all’Ambiente Donato Di Rienzo – il Comune di Santa Maria Capua Vetere ha deciso di accogliere l’invito della Confederazione italiana agricoltori (Cia) e aderire alla “Carta di Matera”. “Si tratta – aggiunge l’assessore Di Rienzo – di un’iniziativa meritoria che realizza un patto sociale fondato su principi come la rivalutazione dell’attività agricola, la salvaguardia dell’ambiente e la valorizzazione del territorio attraverso la consultazione del mondo economico e delle associazioni di categoria”.E il sindaco Di Muro spiega: “Il settore agricolo ci invita a ipotizzare un nuovo modello di sviluppo che riesca a contemperare la produttività e la qualità della vita, raccogliendo le potenzialità del comparto primario e rilanciandone le prospettive”.

La “Carta di Matera” impegna gli enti locali a riconoscere i benefici economici, sociali e ambientali che l’agricoltura porta con sé, dando una dimensione stabile e condivisa a una gestione del territorio compatibile con le esigenze delle imprese agricole, anche per quanto attiene all’utilizzo di energie rinnovabili. I Comuni, in tale prospettiva, possono operare con iniziative proprie, a partire dalla valorizzazione delle realtà associative diffuse sul territorio, dando concreta attuazione al principio di sussidiarietà. Da parte loro, le imprese agricole sono dotate di professionalità e mezzi che possono essere messi a disposizione delle amministrazioni locali per vari servizi e attività, come la manutenzione del verde pubblico.

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