Pellegrino attacca la maggioranza: “Gravi limiti e interessi di parte”

di Redazione

Gino PellegrinoPARETE. “Purtroppo il consiglio comunale sul Bilancio di previsione ha avuto una scarsa partecipazione da parte dei cittadini, non perché i paretani non fossero interessati all’argomento ma perché non erano stati informati”.

Così esordisce il consigliere di opposizione Gino Pellegrino, nel fare un proprio resoconto dell’ultima seduta consiliare. “L’amministrazione comunale – dice Pellegrino – si è dimenticata di affiggere i manifesti. I manifesti del consiglio comunale erano stati fatti, pagati ed erano presenti presso la casa comunale, si dovevano solo affiggere. Non si capisce perché non siano stati affissi. La politica partecipata è quando i cittadini sono messi nelle condizioni di poter assistere a un confronto tra le diverse posizioni. L’unica cosa che amano i neoamministratori è mostrarsi per quello che non sono e ci possono riuscire solo quando non hanno un confronto o un contraddittorio. Mentre in consiglio comunale emergono i loro gravi limiti e sono messi in luce i molti interessi di parte”.

Pellegrino poi spiega: “Dal consiglio comunale è emerso che la nuova giunta comunale non sa cosa sia uno squilibrio di bilancio. In realtà, quando parlavano di questo, si riferivano a debiti generati dall’amministrazione Volpe in riferimento soprattutto ad alcuni incarichi legali. Non sanno quale sia l’ente di riscossione dei ruoli idrici. Anche questo fu un contratto quinquennale sottoscritto con la Geset dalla precedente amministrazione di sinistra. Non conoscono le responsabilità del dirigente e quelle del consigliere. Non sanno nemmeno che gli incarichi milionari ad alcuni avvocati erano stati dati dai loro padri. Mi riferisco quello dato ad un avvocato dalla ex giunta Volpe rispetto a dei ruoli idrici ormai annullati dalla stessa amministrazione. A mio avviso quell’incarico non doveva essere proprio dato perché ormai i ruoli erano annullati, quindi era venuto meno il contendere con i cittadini. Al limite, anche se si voleva dare, bisognava fare una convenzione molto stringente. Invece si fece in modo da moltiplicare l’incarico per le centinaia di ricorsi che arrivarono e la parcella dell’avvocato è lievitata arrivando a diverse centinaia di migliaia di euro. Inoltre è vergognoso che l’attuale amministrazione, la prima cosa di cui si preoccupa appena insediati è di definire un accordo con tale avvocato accordandosi per una cifra che supererebbe i 250 mila euro, stando alle cifre dell’assessore alle finanze, per un incarico fiduciario che all’epoca diedero i propri compagni di partito. Mentre hanno tolto dalla programmazione il progetto per il fotovoltaico sugli edifici pubblici il quale oltre ad essere autofinanziato portava al Comune ricavi per 150.000 euro l’anno.

“Hanno rimosso i Pip (Piani per gli Insediamenti Produttivi) – aggiunge Pellegrino – che erano autofinanziati dagli imprenditori e garantivano opportunità di sviluppo per le imprese e di occupazione per tanti disoccupati. Stranamente ritroviamo nella programmazione il rifacimento della rete idrica per un importo di 6 milioni di euro rispetto al quale non c’è alcuna copertura finanziaria, ma il progettista è l’attuale vicesindaco e assessore alle finanze. Penso ci sia un serio conflitto d’interessi, ma a questo punto saranno le autorità preposte a stabilirlo”.

“Infine, – conclude Pellegrino – nonostante più volte ribadito anche in consiglio comunale, non c’è stata alcuna risposta in merito all’affidamento diretto per il conferimento dei rifiuti organici ad una società nella zona industriale di Gricignano a un prezzo di 138 euro a tonnellata, contro i 125 pagati da altri Comuni che si erano attivati con una gara pubblica attraverso la Stazione Unica Appaltante. Non vorrei che gli sforzi e le capacità dei cittadini di Parete, i quali hanno sempre dimostrato di saper fare la differenziata, servissero solo ad arricchire pochi”.

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