Quinta edizione di “Lunarte” nei borghi di Carinola

di Redazione

 CARINOLA. Partirà venerdì 12 agosto la quinta edizione di “Lunarte”, il festival multiartistico che per due notti accenderà i vicoli dei borghi di Laurenzi e Carani di Casanova di Carinola.

Ideato e realizzato dall’associazione carino lese “Circuito Socio Culturale Caleno onlus”, in collaborazione con l’associazione “Etérnit” di Mondragone, il festival, è stato, a partire da quest’anno, istituzionalizzato dal Comune di Carinola inserendolo nel bilancio.

Nato nel 2007 con l’idea di portare in giro un’idea di arte propositiva e corale, capace di celebrare le energie di artisti locali e provenienti da tutta l’Italia, Lunarte mette in scena un teatro unico, un circo senza tendoni e senza palcoscenico, che ha per tetto le stelle e per palco gli angoli più affascinanti del paese. Come ogni anno, i portoni e i cortili delle abitazioni verranno messi a disposizione dai cittadini di Carinola per questo magico evento. Il risultato sarà un itinerario originalissimo allargato a luoghi e creazioni in cui, oltre agli artisti e agli operatori, anche i cittadini diventano parte integrante dell’evento.

“La perdita dei confini è l’anima della quinta edizione di Lunarte. – afferma il direttore artistico Pasquale Passeretti – La sua struttura oltrepassa gli spazi abituali, entra nelle case, nei ricordi privati, prelevando e lasciando segni, innescando giochi per la comunità così che il pubblico diventa attore, parte fondante dell’opera”.

Due saranno le giornate durante le quali teatranti, artigiani, artisti di strada e musicisti si esibiranno simultaneamente. Nuove collaborazioni per questa edizione, il festival infatti ospiterà all’interno del suo programma anche gli artisti campani concorrenti al concorso nazionale MArteLive.

Intanto, in attesa che il festival prenda inizio, sono già partiti il laboratorio teatrale “Lunarte ragazzi” condotto dagli attori Luigi Morra e Pasquale Passeretti e il seminario di fotografia diretto da Camilla Barni, che avrà come oggetto le “Stanze delle Meraviglie”, tema ripreso dal movimento cinquecentesco “Wunderkammen” che approfondisce il concetto di “meraviglia” inteso come desiderio di concentrare in un piccolo spazio tutto il sapere circostante.

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