Piazza (Pdl): “Ecco le strade fatte da Cennami”

di Redazione

 MONDRAGONE. “Negli ultimi giorni c’è stata, da parte di esponenti di una lista a sostegno del sindaco, un’enfatizzazione dell’attività amministrativa per l’asfaltatura di tratti di strada, come se ‘il metro’ di valutazione di una compagine governativa si misurasse attraverso la stesura di modeste quantità di tappetini di bitume”.

Lo afferma il coordinatore cittadino del Pdl, Giuseppe Piazza, per il quale, tuttavia, anche in questi casi “l’amministrazione Cennami si distingue in negativo”. “Dalle foto che abbiamo realizzato – spiega Piazza – si evince chiaramente che pure quando una strada viene completamente asfaltata vi sono delle evidenti pecche. E’ il caso della via di collegamento tra il cimitero comunale ed il centro cittadino, dove la strada aperta al pubblico di recente, finisce inaspettatamente davanti a delle transenne e ad un palo dell’Enel, con evidentissimi pericoli per gli automobilisti, soprattutto nelle ore notturne. Al di la di questa improvvisa chiusura, la strada, nonostante sia stata da poco ultimata, presenta numerosi avallamenti e danneggiamenti dell’asfalto, soprattutto nelle curve, che a breve ne pregiudicheranno di sicuro la percorribilità. Ancora, attorno a dei tombini è già saltato l’asfalto, con buche che si stanno aprendo nella carreggiata, creando ulteriori pericoli. Per tutta risposta la Giunta Cennami, invece di preoccuparsi di eliminare i pericoli, che fa? Realizza la segnaletica orizzontale per far vedere che la strada è ormai completata. Se queste sono le opere che saranno illustrate nell’opuscolo che il primo cittadino sta predisponendo, allora chiediamo al sindaco di risparmiare carta e inchiostro per il bene della natura”.

“Se, a detta della maggioranza (?),– conclude Piazza – la città oggi ha bisogno di azioni concrete, ci spieghino allora in più di tre anni perché queste stesse azioni non sono state prodotte. E se una coalizione vuole governare la città ma non ha ‘strategie politiche’, come può pensare di essere promotrice e, al tempo stesso, protagonista dello sviluppo economico e sociale del territorio? Chi ha responsabilità di governo come può affermare che andrà avanti a tutti i costi anche se non dispone di una maggioranza consiliare? E allora sindaco, le parole sono ‘cinque’, non ‘quattro’: ridare la parola agli elettori”.

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