Sito di stoccaggio a Lo Uttaro: Tagliafierro lancia l’allarme

di Redazione

Aldo TagliafierroMADDALONI. In località Lo Uttaro, l’area di circa 220mila metri quadrati che concentra i territori di Maddaloni, Caserta, San Nicola e San Marco Evangelista, sorgerà un impianto di stoccaggio e trattamento di rifiuti pericolosi e non.

Così ha deciso la Regione Campania, a seguito dell’autorizzazione concessa per avviare l’attività nella zona che interessa circa 300mila abitanti. A lanciare il grido d’allarme a Maddaloni è il consigliere di minoranza Aldo Tagliafierro, che spiega: “Si tratta di un’industria insalubre a tutti gli effetti, i cui effetti ambientali sono facilmente prevedibili. Altro che bonifica e riqualificazione del sito. La Regione ci aveva garantito 15 milioni per gli interventi di ripristino della qualità ambientale di Lo Uttaro”. Dopo l’autorizzazione paesaggistica, rilasciata in via sostitutiva, per permettere alla Cementir di continuare a cavare per altri 10 anni, il centrodestra regionale pare abbia scelto proprio Maddaloni e la sua parte confinante per concentrare attività altamente pericolose per l’ambiente. La conferma viene direttamente dal Comune di Maddaloni, che ha addirittura respinto, nell’ultimo Consiglio comunale, la mozione presentata dallo stesso Tagliafierro al fine di investire il Tar contro l’ampliamento della Cementir.

“Spero sempre che un sussulto d’orgoglio prenda sia il sindaco di Maddaloni che quello di Caserta. E’ un’altra mazzata – continua il Consigliere – che si abbatte sul nostro territorio. La ditta New Ecology di Napoli per dieci anni, con possibilità di rinnovo, su un’area di 3.360 metri quadri potrà trattare e stoccare rifiuti fino ad 87mila tonnellate all’anno, dei quali 72mila non pericolosi e 15mila di rifiuti pericolosi”. Quantitativi considerevoli, se si valuta che a pochi metri dovrà sorgere anche il Policlinico. E siamo alle solite. Se il Policlinico risulta incompatibile con le attività delle cave, figuriamoci con un’industria insalubre per il trattamento di rifiuti come la plastica, la gomma, la carta, le pellicole, i metalli ferrosi, l’acciaio, le sostanze chimiche e i medicinali. Adesso il disegno è chiaro a tutti: Lo Uttaro si trasformerà in un mega impianto per la lavorazione di tutti i rifiuti e provenienti da tutte le parti. In silenzio la filiera del centrodestra getta le basi per dare il colpo di grazia alla devastata località Lo Uttaro.

Tagliafierro chiede pertanto un Consiglio intercomunale immediato. I Comuni di Maddaloni, Caserta, San Marco Evangelista e San Nicola dovranno esprimersi sulla scelta di far pagare ancora una volta le città che confinano con Lo Uttaro. “Presenterò – conclude Tagliafierro – una richiesta affinché il Sindaco Cerreto convochi un consiglio straordinario. E’ il solo modo per iniziare a percorre un cammino comune a difesa di una collettività che paga pesantemente per l’inquinamento prodotto dal cemento e dalle discariche, censite ed abusive, in attesa di un risanamento che tarda a venire”.

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