Cementir, Tagliafierro si oppone al decreto regionale

di Redazione

Aldo TagliafierroMADDALONI. La Regione Campania ha rilasciato alla Cementir l’autorizzazione paesaggistica in via sostitutiva.

E, a tal proposito, arriva la mozione del consigliere Aldo Tagliafierro, intenzionato a ricorrere al Tar per contrastare il decreto regionale. Anche se in modo diverso, la Regione e il Comune di Maddaloni dicono di sì alla Cementir. “Capisco che il centrodestra vuole a tutti i costi concedere la continuità a cavare – dice Tagliafierro – ma la partita non è affatto conclusa. Ci sono delle diffide in atto ed anche la Procura è al corrente della incompatibilità del progetto di ampliamento della Cementir con le programmate attività di riconversione delle aree sulle quali fondare il recupero del paesaggio e del danno che subirebbero gli interessati contesti culturali, a partire dal Santuario di San Michele”.

“Più volte – precisa il consigliere – sono state messe in discussione le inadempienze del Comune di Maddaloni. I Comitati di Caserta e Maddaloni hanno addirittura accusato l’Ente di aver impedito alla Soprintendenza di esprimere l’obbligatorio e vincolante parere paesaggistico. Insomma sulla questione è bene fare chiarezza una volta e per tutte. Con la mia mozione, bisogna uscire allo scoperto. Nessuno potrà più nascondersi dietro il paravento della Regione o del Genio Civile. Io continuo ad essere dell’idea che l’industria del cemento va fermata, tutelando le maestranze. E visto che il sindaco di Maddaloni e quello di Caserta hanno iniziato una collaborazione per puntare alla realizzazione delle grandi infrastrutture, si potrebbe sfruttare questa sinergia per favorire la ripresa dei lavori del policlinico e la creazione di una forza intercomunale per fermare la Regione e la Cementir”.

L’ampliamento della Cementir è collegato alla ripresa dei lavori del Policlinico. Secondo Tagliafierro, “sarà una coincidenza, ma appena il sindaco di Caserta, Pio Del Gaudio, si è detto disponibile per un nuovo accordo di programma per completare il Policlinico, è spuntato come d’incanto il provvedimento paesaggistico, destinato a creare altre polemiche”.

“La Regione – conclude Tagliafierro – ha posto il vincolo della incompatibilità. O si fa il Policlinico o si dà l’ampliamento alla Cementir. Con quest’ultima decisione, sembra che abbia sciolto ogni riserva. Per Caldoro, la Cementir sembra essere più importante del policlinico. Un policlinico, che assicurerebbe migliaia di posti di lavoro, la tutela dei dipendenti della Cementir e lo sviluppo socio-economico del nostro territorio”.

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