MILANO. Stavolta è finito in arresto Gabriele Paolini, il “disturbatore tv”, che venerdì, davanti alla sede della Lega di serie A, a Milano, ha costretto una troupe di Mediaset ad interrompere un collegamento in diretta con il telegiornale sportivo.
Ma più grave è stato l’aver bruciato una fotografia del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi,sull quale, durante l’interruzione della diretta a danno del malcapitato Giuseppe Ferrario,ha più volte ripetuto:”Berlusconi usa la pompetta!”. Poi il 37enne milanese, iscritto nel Guinness dei Primati dal 2002, ha cominciato per strada una sorta di comizio con un megafono, di fronte alla sede della Lega Calcio, dove era in corso l’assemblea delle società di serie A.
Sul posto è intervenuta la Digos, mentre la troupe di Mediaset ha spostato la propria postazione dal marciapiede all’interno della sede della Lega Calcio. A Paolini è stato notificato un foglio di via per “oltraggio e vilipendio della Repubblica e delle istituzioni costituzionalie”.Pertanto, non potrà rimanere nel capoluogo lombardo.
Il disturbatoreera già stato allontanato da Venezia, Salsomaggiore, Fiumicino e Roma. Ma quello che ha interessato la questura milanese si riferisce a quanto accaduto il 9 maggio scorso, Giornata della memoria delle vittime del terrorismo, mentre il premier si trovava nellaula del processo milanese per il caso Mills. Paolini, davanti lingresso del tribunale, megafono alla mano, si è spogliato, e in costume da bagno, ha lanciato il malocchio al Cavaliere, augurandogli di diventare impotente.
Alcune delle sue incursioni sono ormai entrate nella storia della televisione. Una delle più celebri fu il suo scontro con il compianto giornalista Paolo Frajese che, esasperato dai continui disturbi, non esitò, nel 1998, a scacciarlo in malo modo. Non fu diverso il trattamento che gli riservò Mario Mattioli, storico volto del giornalismo sportivo Rai, che fece “onore” alla sua passione per il pugilato, tenendo alla debita distanza Paolini. La pazienza del mondo dell’informazione è finita abbastanza presto di fronte all’insistenza di Paolini, tanto che Enrico Mentana, durante una puntata di “Matrix”, non esitò a invitare il suo inviato a “buttare giù” dal palco il disturbatore televisivo. E spesso riuscire a tenere lontano Paolini e concludere il collegamento diventa motivo di soddisfazione, come nel caso di uninviata del Tg4 che, dopo la diretta, si sfogò alzando il dito medio.