“Manipolazione dei mercati”, Trani indaga sulle agenzie di rating

di Redazione

 TRANI.Mentre il governo Berlusconi è impegnato a cercare soluzioni per ottenere il pareggio anticipato di bilancio al 2013, tra i nodi patrimoniale e pensioni, arriva un’inchiesta della procura di Trani sulle agenzie di rating “Standard & Poor’s” e “Moody’s” …

…che, secondo i magistrati pugliesi, avrebbero manipolato il mercato con “giudizi falsi, infondati o comunque imprudenti” sul sistema economico-finanziario e bancario italiano. È quanto riportato nell'”Ordine di esibizione di atti e documenti” eseguito il 3 agosto scorso presso la Consob, dove la Guardia di Finanza di Bari ha prelevato la documentazione relativa al procedimento di “registrazione” delle due agenzie.

La procura di Trani ha assunto la competenza territoriale dell’inchiesta per il fatto di essere stato il primo (ed unico) ufficio del pm ad iscrivere la notizia di reato. Nell’ambito dell’inchiesta sono già state sentite numerose persone – tra cui l’ex premier Romano Prodi, il governatore di Bankitalia Mario Draghi e il ministro dell’Economia Giulio Tremonti.

Tra gli indagati ci sarebberotre analisti “con funzioni apicali” di S&P, uno di Moody’s non identificato, e i responsabili legali per l’Italia delle due societàe un numero imprecisato di “persone da identificare”.

Per quanto riguarda Moody’s, gli indagati sono accusati del reato di “manipolazione del mercato” per avere “elaborato e diffuso” il 6 maggio 2010, “a mercato aperto, verso le ore 11.15, notizie false (anche in parte) sulla tenuta del sistema economico e bancario italiano”. Nel report sarebbero stati espressi “giudizi da ritenersi falsi, infondati o comunque imprudenti secondo quanto asserito da altre agenzie di rating oltre che dalle supreme autorità nazionali”. Secondo la procura di Trani, “in conseguenza della diffusione dei giudizi di Moody’s si determinava un’alterazione (da quantificare) di strumenti finanziari”.

I tre analisti di Standard & Poor’s, invece, sono accusati, oltre che di “manipolazione del mercato”, anche di “abuso di informazioni privilegiate” per aver “elaborato e diffuso”, nei mesi di “maggio, giugno e luglio 2011 – anche a mercati aperti – notizie non corrette (dunque false anche in parte), comunque esagerate e tendenziose sulla tenuta del sistema economico-finanziario e bancario italiano”. In particolare, il 20 maggio 2011 “divulgavano in un report l’avvenuto “taglio dell’outlook del debito sovrano dell’Italia da stabile a negativo”, con “giudizi/previsioni da ritenere falsi, parzialmente infondati e comunque imprudenti, tendenziosi e scorretti (anche nelle forme di comunicazione) secondo quanto asserito da altre Agenzie di rating (Moody’s e Fitch), oltre che dalle supreme Autorità nazionali (Ministero Economia) che smentiva – alla stregua di dati macroeconomici ufficiali – il giudizio di S&P che (con)causava sensibili perdite di titoli azionari, obbligazionari e dei titoli di Stato nazionali”. Inoltre, “il giorno venerdì 1 luglio 2011 poco dopo le 13.00 (prima della chiusura dei mercati) elaboravano e divulgavano in un’ulteriore nota giudizi negativi sulla manovra finanziaria presentata in Consiglio dei ministri dal ministro dell’Economia quando il testo della stessa non era ancora ufficiale e definitivo, così determinando ulteriori turbolenze sul mercato dei titoli e sulle aste dei titoli di Stato”.

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