Borsa, Piazza Affari chiude in forte rialzo

di Redazione

 Piazza AffariMILANO.Milano consolida il recupero messo a segno giovedì: a Piazza Affari il Ftse Mib, l’indice dei 40 titoli principali del listino, ha chiuso in progresso del 4% a 15.888 punti.

In calo, rispetto ai giorni scorsi, il controvalore, pari a circa 2 miliardi e mezzo. A spingere la borsa nelle battute finali, dopo che aveva ridotto i guadagni attorno a metà seduta, i dati Usa sulle vendite al dettaglio e la performance positiva di Wall Street. A Milano si sono messi in luce i finanziari, Eni, i titoli legati alla famiglia Berlusconi e quelli della galassia Agnelli. A incidere anche la decisione dell’Esma (l’Autorità Ue per il controllo dei mercati) di vietare le vendite allo scoperto in Italia, Francia, Belgio, Spagna; nel pomeriggio il dato Usa sulle vendite al dettaglio dello scorso luglio (+0,5%), ai massimi da marzo. A due ore dall’apertura, l’indice Dow Jones guadagna invece lo 0,89%.

DIVIETO DI VENDITE ALLO SCOPERTO.La giornata è importante proprio per capire come si muove il mercato dopo il divieto delle vendite allo scoperto. Un intervento volto a chiudere molti spazi per la speculazione al ribasso. Da venerdì, inoltre, la Consob, in coordinamento con l’Esma, e in contemporanea a quanto deciso negli altri tre Paesi, ha deciso di adottare misure restrittive sulle posizioni nette corte, ovvero l’ammontare dei titoli o strumenti finanziari derivati venduti allo scoperto, le cui rispettive posizioni non sono chiuse da operazioni di acquisto in senso opposto. Il divieto resta in vigore per 15 giorni.

USA.Un nuovo pacchetto di misure straordinarie di stimolo economico è sempre più probabile. È quanto conclude l’emittente Cnbc, basandosi sulle risposte fornite da operatori di borsa, economisti e manager di fondi d’investimento intervistati per un sondaggio sullo stato dell’economia americana. Sulla scia della decisione della Federal Reserve di tenere invariati i tassi d’interesse (attualmente fra lo 0 e lo 0,25 per cento) almeno fino a metà 2013, il 46 per cento dei partecipanti al sondaggio crede che la banca centrale americana lancerà un nuovo programma di misure straordinarie di stimolo economico (Qe3). A luglio, solo il 19 per cento degli esperti di borsa ritenevano probabile una soluzione del genere. Coloro che ritengono probabile un nuovo giro di `quantitative easing’ credono che, in media, l’eventuale Qe3 ammonterà a 628 miliardi di dollari. A giugno, stimavano in 377 miliardi di dollari l’eventuale pacchetto.


GIAPPONE.Prosegue invece la serie negativa della Borsa di Tokyo, nonostante i rialzi che erano stati messi a segno giovedì dalle piazze europee e da Wall Street. L’indice Nikkei ha chiuso in ribasso dello 0,20%, a 8.963,72 punti, mentre il Topix ha perso lo 0,35%, a 768,19 punti. Gli investitori hanno continuato a temere un contagio della crisi del debito della zona euro, sebbene alcune paure fossero state alleviate giovedì dall’annuncio di un vertice fra Nicolas Sarkozy e Angela Merkel. Chiusura in lieve rialzo, invece, per le borse cinesi. L’indice Composite della borsa di Shanghai ha chiuso a +0,45%, finendo a 2.593,17 punti, guadagnandone 11,67.

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