Afghanistan, esplosione ad Herat: feriti quattro militari italiani

di Mena Grimaldi

 HERAT. Quattro militari italiani questa mattina sono rimasti feriti nell’esplosione di un ordigno vicino ad Herat, in Afghanistan.

Appartengono alla Task Force center dell’11esimo Reggimento Bersaglieri. Non sono in pericolo di vita. Tre di loro hanno potuto avvisare personalmente le famiglie sul loro stato di salute, mentre per un solo militare si è dovuto ricorrere a un intervento chirurgico. Secondo quanto riferito dallo Stato Maggiore della Difesa, i quattro soldati hanno riportato fratture agli arti inferiori. L’esplosione è avvenuta a circa 5 chilometri a sud dell’aeroporto di Herat, dove risiede il quartier generale dell’esercito italiano e, anche in questo caso, per l’attentato è stato usato lo Ied, ovvero un ordigno rudimentale.

Al momento dell’attentato, i bersaglieri erano impegnati in un attività di controllo del territorio in un villaggio a 15 chilometri a sud-est di Herat. I talebani afghani hanno rivendicato l’attentato, sostenendo di aver distrutto il veicolo in cui viaggiavano e di aver provocato varie vittime. In un testo telegrafico nella loro pagina Internet, il portavoce dei talebani QariYousufAhmadi ha sostenuto che ”almeno cinque invasori sono stati uccisi oggi verso mezzogiorno in un attacco con un rudimentale ordigno esplosivo (ied)”. Lo scoppio, ha aggiunto, ”ha gravemente danneggiato il mezzo blindato su cui viaggiavano quando la pattuglia di cui facevano parteè passata nell’area di Siyoshan del distretto di Injeel”.

L’esistenza di vittime non ha trovato riscontro nei bilanci ufficiali dell’attentato.Ai quattro militari italiani feriti, auguri di pronta guarigione sono arrivati dal presidente del Senato Renato Schifani e da quello della Camera, Gianfranco Fini.

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