Usura ed estorsione, scarcerato imprenditore cesano

di Redazione

 CESA. Scarcerato l’imprenditore Raffaele Marrandino, 41 anni di Cesa, arrestato lo scorso mese di aprile perché accusato del reato di usura ed estorsione.

L’uomo è stato scarcerato su istanza del proprio difensore, l’avvocato Enzo Guida, che ha ritenuto superate le accuse nei suoi confronti. Ad adottare il provvedimento positivo è stato il Tribunale di Napoli. I giudici partenopei hanno ritenuto superati i gravi indizi di colpevolezza che avevano giustificato l’applicazione della misura. Marrandino venne arrestato, insieme ad un’altra persona, lo scorso mese di aprile dai carabinieri di Casoria. La denuncia fu presentata nei suoi confronti da una persona con cui Marrandino era stato socio in una iniziativa imprenditoriale nel settore edile.

Secondo l’accusa l’imprenditore di Cesa avrebbe compiuto il reato di usura e di estorsione nei confronti di questa persona, in concorso con un altro socio. Mentre gli imputati si sono sempre difesi sostenendo che i soldi reclamati erano solamente quanto la persona offesa doveva corrispondere per ripianare i debiti della società. Dopo la convalida dell’arresto la difesa ha svolto una serie di indagini difensive, per dimostrare la veridicità della tesi dell’imputato. Ed alla fine, dopo alcuni mesi di carcerazione preventiva, il tribunale di Napoli ha riconosciuto la fondatezza delle ragioni di Marrandino, revocando il carcere a carico di questi. In tal modo dovrà attendere lo svolgimento e la conclusione del processo a piede libero.

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