CASERTA. La presenza di Arturo Gigliofiorito nella segreteria provinciale del Pd di Caserta, presentata dal segretario Dario Abbate, nonostante lo stesso sia avvisato di garanzia per reati connessi alla camorra, è un fatto di inaudita gravità.
E lincipit della lettera che Enrico Tresca ha inviato al segretario nazionale Pierluigi Bersani, alla presidente Rosi Bindi e ai vertici regionali e provinciali del Partito Democratico per chiedere che lo stesso Gigliofiorito sia dimesso immediatamente dalla segreteria del Pd provinciale e venga sospeso dal partito fino a quando la sua situazione non sarà chiarita dalla magistratura.
Per quanto personalmente persuasi dellassoluta estraneità di Gigliofiorito ai fatti oggetto dindagine sottolinea Enrico Tresca a nome della mozione che lo ha sostenuto nella candidatura alla segreteria provinciale al congresso provinciale dello scorso mese di luglio – è tuttavia sconcertante che, anche alla luce del dibattito nazionale che investe il nostro partito, il segretario provinciale affronti con tale leggerezza e con tale superficialità una questione così delicata e grave.
Al segretario provinciale si chiede dunque di rispondere su questa questione politica, che diventa per noi assolutamente dirimente circa la funzione che egli vuole attribuire al Partito nel processo di ricostruzione di una proposta politica per il nostro territorio; ai vertici regionali e provinciali si chiede, invece, un immediato intervento per far si che il Pd a Caserta abbia lo stesso atteggiamento rigoroso e inflessibile che ha avuto in altre parti d’Italia verso propri iscritti, e sollecitiamo linteressato a fare un passo indietro così come è accaduto a Milano o altrove. La politica deve avere la forza e autorevolezza per fare quei passi che i cittadini si aspettano, affinché nemmeno l’ombra di un lontano sospetto possa intaccarla, scrive ancora Tresca.
Il Pd in provincia di Caserta, dove la camorra esprime la sua forza devastatrice, deve essere al di sopra di ogni sospetto! E deve saperlo dimostrare in ogni momento, lasciando da parte conclude – le convenienze di qualche capo corrente che evidentemente antepone linteresse per la sua carriera politica a quello dellintero Partito.