P4, per il Riesame Papa resta in carcere: “Nessun vizio di forma”

di Redazione

Alfonso PapaNAPOLI.Secondo un’anticipazione pubblicata da “Il Fatto quotidiano”, il deputato del Pdl Alfonso Papa, coinvolto nell’inchiesta P4, sarà scarcerato alla mezzanotte di sabato prossimo per “un difetto di notifica al suo avvocato”.

In pratica, il suo legale, Giuseppe D’Alise, non ha ricevuto la prevista notifica da parte della cancelleria del tribunale di Napoli. Ciò avviene mentre il tribunale del Riesame deve confermare o meno l’ordinanza di custodia cautelare alla quale la Camera aveva dato il via libera lo scorso 20 luglio.

Un problema formale,dovuto alla scadenza dei termini: i dieci giorni entro i quali i giudici del riesame sono tenuti a dare risposta a un’istanza di scarcerazione scadono sabato, ma i legali devono avere a disposizione tre giorni per esaminare le carte ed essendo oggi mercoledì i termini scadrebbero domenica.

Maper il Tribunale del Riesame non c’è alcun vizio di forma in merito alla notifica dell’avviso di fissazione dell’udienza che si è svolta oggi al Tribunale di Napoli: non c’è, quindi, nessuna eventualità di scarcerazione per Alfonso Papa in merito a questo aspetto. Secondo quanto accertato nel corso della discussione, l’avvisoè stato consegnato dall’ufficiale giudiziario al portiere dello stabile dove si trova l’ufficio legale di D’Alise: e il portiereè addetto alla ricezione di tali atti giudiziari.

In caso di scarcerazione, per tenere in carcere il deputato del Pdl i pm dovrebbero chiedere un nuovo ordine di arresto, che dovrebbe essere accolto dal gip. E, soprattutto, dovrebbe ripassare alla Camera (dal 4 agosto chiusa per ferie) per una nuova autorizzazione. Infatti, si sono già aperte discussioni giuridiche per capire se l’autorizzazione all’arresto concessa dalla Camera, nel corso di una drammatica seduta, possa essere valida anche per “coprire” una seconda richiesta. O sarà necessario un secondo passaggio in giunta e poi in aula che finirebbe per arrivare non prima di settembre.

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