Turni estenuanti al ‘Moscati’, la direzione sanitaria si difende: “Solo fango”

di Nicola Rosselli

 AVERSA. “E’ noto che da diversi mesi, a causa delle difficoltà in cui versa la sanità campana e causa dell’obbligo del piano di rientro economico, che si riflette in una sostanziale riduzione delle risorse umane ed economiche, …

… il presidio si trovi in condizioni di disagio, come la maggior parte dei presidi ospedalieri sedi di pronto soccorso con ampi bacini di utenza, come appunto il ‘Moscati’ di Aversa”. E’ questa la premessa di un comunicato emesso dalla direzione sanitaria dell’ospedale aversano, firmato dal direttore Giuseppe Tatavitto, e sottoscritto anche dai dirigenti medici: Danzi, De Marco, Bencivenga, Diurno, Sergi, Martiniello, Cecere, Molitierno, Perri, Agrimi e Pellegrino (manca Raucci, responsabile del pronto soccorso), oltre che dai rappresentanti sindacali di Cisl e Fials, relativamente ai disagi registrati nell’ambito del reparto di pronto soccorso dell’ospedale aversano.

“Quanto affermato su ‘turni estenuanti, stressanti e prolungati’ – scrivono i sanitari – trova concreta smentita nei turni di servizio sia del comparto che della dirigenza medica, da cui si evince che il personale tutto ha regolarmente goduto delle ferie estive, non meno di 15 giorni, sebbene nello stesso periodo di ferie estive non siano mancate assenze improvvise per malattia o addirittura assenze ingiustificate”. Ed in questo senso, la nota conferma quanto scritto in precedenza in relazione a episodi di medici che sono stati costretti, lo scorso sabato, ad un turno di 18 ore e lunedì di 12 ore con ripercussioni sulla lucidità dei malcapitati sanitari che, come gli stessi sottoscrittori affermano “per garantire sempre gli stessi standard assistenziali – ogni turno di servizio con 3 medici e almeno 4 infermieri – c’è stata la partecipazione di tutto il personale del presidio”.

Da qui la considerazione che “le affermazioni contenute nei vari articoli di stampa non sono corrispondenti alla verità dei fatti, ma solo strumentali per gettare fango sul nosocomio”. Un assunto assurdo considerato che nella stessa nota dei sanitari non si fa altro che evidenziare la disorganizzazione nella gestione del pronto soccorso non smentendo praticamente nulla di quanto riportato, ad eccezione della “chiusura del collegamento tra Ps e Utic”, che non sarebbe mai avvenuta, ma che, invece, per un giorno è stata attiva.

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