Rifiuti, Capasso interroga il sindaco

di Antonio Arduino

Rosario CapassoAVERSA. Ad Aversa è emergenza di rifiuti, la pensa così il consigliere comunale Rosario Capasso, capogruppo degli indipendenti che per fare chiarezza sulla questione chiede un apposito consiglio comunale aperto.

Con una interrogazione diretta al primo cittadino, depositata il 2 agosto, il consigliere punta diritto all’obiettivo dichiarando di voler conoscere se tutto quanto concerne il servizio di raccolta venga effettuato come da contratto. Se corrisponda al vero la voce popolare che sussurra che le isole ecologiche di via Perugia e di Cappuccini siano ferme all’anno zero e, se questa fosse falsa, se le stesse siano idonee all’uso sia sotto l’aspetto di sicurezza che di tutela ambientale. Ovvero se all’apertura fossero già dotate di tutte le autorizzazioni necessarie. Se i cassonetti vengano mai lavati. Se davvero si sia provveduto all’assunzione di risorse umane (quante non aversane?), utilizzate per un periodo di tempo determinate, destinate ad informare i cittadini di Aversa della fantomatica partenza della raccolta differenziata. Se sia vero che la società che gestisce i rifiuti abbia dato in sub appalto ad altra società alcuni servizi. Se davvero l’Amministrazione si sia fatto carico di una spesa in pubblicità per diverse migliaia di euro quando da contratto tale spesa era contemplata e prevista a carico della società vincitrice del bando di gara. Quali siano le misure preventive adottate dall’Amministrazione per fronteggiare l’emergenza estiva “state il dato di fatto che: la raccolta differenziata non è ancora a pieno regime e sicuramente si andrà incontro ad una situazione di emergenza”.

“Questa mia interrogazione – precisa Capasso – è rivolta a conoscere lo stato dell’arte afferente la problematica dei rifiuti solidi urbani su tutta la città di Aversa. In particolare le periferie che, a quanto leggo dai quotidiani locali, sono lasciate nel degrado più assoluto”. “Inoltre – aggiunge – è doveroso sottolineare che una città candidata a diventare punto di riferimento turistico e universitario, non può consentire che il problema dei rifiuti solidi urbani intacchi e mortifichi nell’animo, in modo indelebile, l’immagine e la storia della città di Aversa”. “Sarebbe doveroso – conclude il consigliere – da parte di una Amministrazione con gli attributi convocare un consiglio comunale aperto con il coinvolgimento di tutti i cittadini, stante la Tarsu regolarmente pagata per intero, mentre per converso ricevono un servizio approssimativo, monco e superficiale”.

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