Manovra, Del Franco (Pd): “Il governo favorisce le ecomafie”

di Redazione

Francesco Del FrancoAVERSA. Un’intesa per rimodulare l’entrata in funzione del Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti speciali e pericolosi era stata raggiunta fra il ministero dell’Ambiente e le principali organizzazioni imprenditoriali, Confindustria e Rete Imprese.

Il sistema, quindi, doveva partire dal primo settembre prossimo, e tale intesa ribadiva il valore del Sistri quale importante strumento di legalità e trasparenza nel delicato campo dei rifiuti soprattutto di quelli speciali che rappresentano l’80% di quelli prodotti e ribadiva che la tracciabilità dei rifiuti è un obbligo comunitario e che tutti sanno che l’attuale sistema cartaceo consente frodi edabusi e non è in grado di fornire in tempo reale, tanto al ministero dell’Ambiente quanto alle forze dell’ordine, un quadro della movimentazione dei rifiuti. Infatti i dati nazionali disponibili hanno un ritardo di due anni. Ma, a due anni dall’entrata in vigore della normativa sul controllo informatico della movimentazione dei rifiuti, il Governo con la manovra di Ferragosto 2011, abroga tale norma per tornare al precedente sistema cartaceo, in nome della “semplificazione amministrativa”. In sintesi, resta l’obbligo della tracciabilità ma viene abrogato il sistema informatico per lasciare quello cartaceo che consente frodi ed abusi senza problemi.

Amaro il commento di Francesco Del Franco, dirigente del Pd di Aversa e responsabile dipartimento ambiente-territori-green economy della segreteria provinciale del partito. “Questo – dice Del Franco – è un duro un colpo alla legalità ed alla lotta alla criminalità, è un vero e proprio regalo alle ecomafie e non si capisce per quale ragione sia stato abrogato il Sistri per la tracciabilità informatica dei rifiuti, dato che non porta a nessuna semplificazione anzi ad un’ulteriore complicazione del settore ed è a costo zero per le casse dello Stato, anzi si andranno a bruciare quegli investimenti iniziali che ci sono stati e pare che non si sia tenuto conto del fatto che lo Stato dovrà rimborsare tutti i contributi di iscrizione già versati dagli operatori e che probabilmente in tanti di questi chiederanno conto e ragione degli ulteriori costi sostenuti per adeguarsi al nuovo sistema di tracciabilità”. “E’ inutile dire – continua – che per Terra di lavoro è un’ulteriore smacco di tutta quella gente che vuole risolvere, cominciando dal proprio impegno in casa con la differenziata, la questione rifiuti ed un’ ennesima vittoria del sistema delinquenziale che controlla, come tutti sanno, il settore dei rifiuti qui in Campania”.

Del Franco si associa al commento del Procuratore Nazionale Antimafia, Piero Grasso, che dice: “La cancellazione del Sistema di informatizzazione dell’intera filiera dei rifiuti introdotto nel 2009 ma mai entrato in vigore, è un innegabile regalo alle ecomafie”. E fa sapere che il Partito Democratico di Terra di Lavoro, insieme alle voci dei nostri senatori Francesco Ferrante e Roberto Della Seta, chiede le dimissioni del ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, che lei stessa ha così commentato:Gravissima l’inaspettata norma contenuta nella manovra che cancella il sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti. Un vero e proprio regalo alle ecomafie”.

Il dito viene puntatoanche contro la Lega “che, – sostiene Del Franco – invece di lavorare per risolvere i problemi tecnici, a partire da quelli legati alla interoperabilità e richiamare la Selex (aggiudicataria dell’appalto) ai suoi doveri, invece di togliere il segreto da tutta la procedura come promesso in Parlamento un anno fa, invece di trovare i tempi ragionevoli che avrebbero permesso alle aziende di prepararsi alla definitiva entrata in vigore del nuovo sistema, Calderoli, evidentemente spalleggiato dal premier, decide di buttare il bambino con l’acqua sporca e impedire un passo avanti nel controllo dei traffici illeciti”.

Il Pd, conclude Del Franco, richiama tutti i parlamentari casertani del centrodestra “ad un senso di responsabilità verso la cittadinanza casertana” e “a collaborare con i nostri parlamentari per rimettere in sesto il Sistri sul quale tanto si conta per la battaglia contro le ecomafie, vero flagello della nostra terra”.

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