Crisi Pdl, Della Valle pomo della discordia

di Redazione

Gino Della Valle AVERSA. Riunione verità martedì sera con lo stato maggiore del Popolo della Libertà che dovrà fare chiarezza sulla vicenda del ritiro delle deleghe assessoriali ai due assessori ex Alleanza Nazionale Giampaolo Dello Vicario e Gino Della Valle da parte del sindaco Mimmo Ciaramella.

Un incontro che vedrà la presenza non solo dei diretti interessati, ma anche di tutti i consiglieri comunali e gli assessori pidiellini oltre che del coordinatore cittadino Nicola Golia. Una riunione che si preannunzia dura nei toni, ma che dovrebbe comunque portare al rientro dei cinque dissidenti (il capogruppo consiliare del Popolo della Libertà Tonino De Michele e i consiglieri Michele Galluccio, Carlo Amoroso, Emilio Scalzone e Nicola Andreozzi) con il conseguente voto positivo di tutto il Pdl al bilancio che verrà all’esame del civico consesso nell’apposita seduta del 7 settembre prossimo.

Il sindaco, da quanto è dato sapere, sarebbe intenzionato a recuperare la situazione restituendo le deleghe a Dello Vicario, ma non a Della Valle, che è andato troppo oltre nelle dichiarazioni contro il primo cittadino. Al suo posto dovrebbe entrare in giunta un altro ex alleanzino, come Della Valle e Dello Vicario, Michele Galluccio. “Da parte nostra – ha affermato quest’ultimo, consigliere comunale firmatario con altri quattro colleghi di partito di un documento con il quale si chiede di informare il gruppo consiliare sulle cause che hanno determinato questa decisione adottata in solitaria il primo cittadino – andremo per ascoltare cosa ha da dirci il sindaco. Solo dopo potremo pronunciarci in merito e decidere il da farsi. Per quanto riguarda un mio eventuale ingresso nell’esecutivo, sono del parere che la vicenda vada risolta nel suo complesso con gli altri consiglieri comunali e la restante parte del partito, ma ho l’impressione che questa proposta sia giunta fuori tempo massimo”.

Anche da Dello Vicario, pur se non ufficialmente, sarebbe venuta una sorta di aut aut per Ciaramella. L’avvocato aversano avrebbe detto ad un “ambasciatore” del sindaco, inviato per sondare la possibilità di un accordo, che non si sarebbe accontentato di vedersi riammesso in giunta, in quanto era prioritario il rientro di Della Valle prima del suo. Insomma, la questione si baserebbe tutta sul ritorno di Della Valle che Ciaramella considera “bruciato”, con una relazione personale ridotta a zero visto le critiche asperrime che l’ex assessore ha rivolto al proprio sindaco.

Chi farà il passo indietro? Della Valle sarà difeso sino alla fine o si accetterà un compromesso? Bisognerà attendere in serata per saperlo, anche se la sensazione è che la riunione non riuscirà a mettere la parola fine alla vicenda.

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