C3, Tinto convoca coordinamento: “Risottoscrivere accordo e convenzione”

di Redazione

Antonio TintoSUCCIVO. Il sindaco di Succivo Antonio Tinto ha convocato per venerdì 22 luglio, alle 19.30, il coordinamento istituzionale dell’ambito socio-sanitario C3 per risottoscrivere accordo e convenzione del piano di zona.

La convocazione è stata sollecitata dai rappresentanti dei comuni di Casaluce, Carinaro, Cesa, Orta di Atella, Sant’Arpino e Teverola. “La Regione – spiega Tinto – ha subordinato l’adozione di questi due atti all’invio dei fondi annualità 2010 e 2011. Com’è ampiamente noto, cinque di questi Comuni si rifiutano di compiere quest’atto dovuto come mezzo di pressione sul presidente dell’Ambito (insediatosi, è bene ricordarlo, il 7 giugno scorso) per costringerlo a violare Il Regolamento d’Ambito e cinque disposizioni di legge per procedere alla nomina di un esterno alla funzione di Coordinatore fino al 31 dicembre prossimo. Dopodiché, dal 1 Gennaio, il presidente avrebbe potuto procedere alla rinomina dell’attuale coordinatore, il solo designato per legge e per regolamento ad esercitare tale funzione. E’ stata avanzata questa proposta in via ufficiosa dal sindaco di Orta di Atella, propostosi come mediatore, a nome di altri quattro”.

“La domanda è: – continua Tinto – se la nomina dell’attuale coordinatore è perfettamente legittima e legale (e lo è, tanto è vero che non la contestano più), perché da adesso al 31 dicembre prossimo non dovrebbe esercitare questa funzione? Per caso c’entrano le gare per l’affidamento dei servizi? Se è così, dunque, l’unico modo per sgombrare il campo da ogni illazione o sospetto, è quello di risottoscrivere immediatamente accordo e convenzione, farsi approvare in via definitiva il Piano, acquisire i finanziamenti e procedere subito alle gare di appalto, nella piena indipendenza della gestione. Anche e soprattutto per assicurare la continuità di servizi essenziali ai concittadini svantaggiati dei paesi del nostro Ambito”.

Tinto spiega ancora: “Dal 10 luglio dello scorso anno la Regione Campania chiede al tavolo dei Sindaci dell’Ambito C3 di far integrare in alcuni punti il Piano triennale di Zona 2010-2012 e chiede che le convenzioni e l’accordo di programma che lo rendono operativo vengano risottoscritte. La Regione Campania ha subordinato l’approvazione definitiva del Piano di Zona e l’invio dei fondi per l’anno 2010 e 2011 all’adempimento di questi atti dovuti, in quanto il Piano è già stato approvato da tutti i Consigli Comunali. Per tre volte lo ha sollecitato (10 luglio 2010, 21 marzo e 16 giugno 2011) e per tre volte, contravvenendo al termine perentorio di 30 giorni dall’avviso e di constatazione del mancato adempimento, non ha nominato il Commissario ad acta”.

Appena insediatomi – aggiunge – il 7 giugno scorso ho fatto disporre le integrazioni tecniche richieste e sottoposto le convenzioni alla firma dei miei colleghi. Solo in due, oltre al sottoscritto, lo hanno fatto. Gli altri continuano a omettere di compiere un atto dovuto come mezzo estremo di pressione per finalità che nulla hanno a che vedere con la tempestività, la trasparenza, l’efficacia e l’efficienza nell’erogazione dei servizi ai cittadini. Ho fatto tutto quanto in mio dovere e potere, ivi compresa la formale invocazione dell’invio del Commissario ad acta da parte della Regione. Lo stallo creatosi è intollerabile e ingiustificabile. A questo punto ciascuno assuma le proprie responsabilità, non solo di fronte alla legge, ma soprattutto davanti ai propri concittadini, che si vedono negato il diritto ai già scarsi livelli essenziali di assistenza. Come richiesto, ho convocato per il 22 luglio la riunione del Coordinamento Istituzionale e in quella sede verranno prese decisioni definitive circa il destino e l’assetto dell’Ambito stesso. Invito ancora una volta i colleghi Sindaci a compiere l’atto dovuto di risottoscrivere le convenzioni richieste, a prescindere dalle decisioni politiche che andremo a prendere il 22 prossimo. Questo per le seguenti ragioni: coloro che mi hanno preceduto hanno dato corso all’erogazione dei servizi per l’intero 2010, con proroga al 30 giugno del 2011, sulla scorta di un Piano non ancora approvato dall’organo regionale e con un finanziamento non ancora accordato; dunque servizi erogati senza copertura finanziaria, dal momento che a tutt’oggi, come promesso, non un centesimo di euro riferibile al 2010 e 2011 è stato trasferito dalla Regione; gli eventuali nuovi assetti dell’Ambito, di là da venire e che richiedono una procedura laboriosa, non sospendono l’onere e il dovere di erogare i servizi ai nostri concittadini”.

“Per quanto mi riguarda, – conclude Tinto – i valori di trasparenza, efficacia ed efficienza non sono negoziabili per nessun’alto motivo che non sia quello di assicurare ai nostri concittadini il massimo della qualità dei servizi nel pieno rispetto della legalità e dell’indipendenza della gestione”.

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